
Cinecittà Est, fingono di aiutare un anziano cieco e poi lo rapinano

Venerdì pomeriggio, in via Eudo Giulioli a Cinecittà Est, un anziano ipovedente di 75 anni è stato avvicinato da un uomo dai modi gentili, apparentemente intenzionato ad aiutarlo con le borse della spesa. Poco dopo, un secondo individuo lo ha strattonato e derubato del suo orologio per non vedenti, un dispositivo di scarso valore economico ma fondamentale per la sua autonomia. «Mi volevano aiutare con le buste della spesa, invece mi hanno derubato», ha raccontato la vittima, che fortunatamente non ha riportato ferite. I due rapinatori sono fuggiti a piedi, mentre la polizia del commissariato Romanina ha avviato le indagini, acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Intanto monta lo sdegno e la rabbia dei residenti, esasperati dal degrado e dagli episodi di microcriminalità che avvengono nel quartiere da gente senza scrupoli, al punto da derubare un anziano disabile.
Gli investigatori seguono la pista che porta a un gruppo di occupanti sudamericani insediatisi da settembre 2024 in quattro palazzine di via Eudo Giulioli, civici 12-22, ex proprietà della Cassa dei Ragionieri. Si tratta di circa 75 persone di origine peruviana, con una minoranza di cittadini dell’Est Europa e del Nord Africa. Oltre dieci di loro hanno precedenti per furti, spaccio e ricettazione; due, destinati ai domiciliari, sono stati trasferiti in carcere per mancanza di un’abitazione idonea. Il gruppo proviene in gran parte dall’ex Hotel Cinecittà, sgomberato lo scorso anno, dove le forze dell’ordine avevano trovato droga e refurtiva. Lo sgombero, avvenuto in modo pacifico, ha portato molti occupanti a trasferirsi nelle vicine “palazzine basse”.
I residenti della zona denunciano un clima di crescente insicurezza e degrado. «L’inferno si è solo spostato», raccontano, spiegando che poco dopo lo sgombero dell’hotel le luci delle mansarde delle palazzine si sono riaccese e la strada è tornata al «solito tran tran». Negli ultimi mesi non sono mancati episodi violenti, tra cui l’aggressione di un giovane da parte di un gruppo armato di coltelli e machete, e un incendio dovuto a un presunto allaccio abusivo. La rapina al 75enne ipovedente si inserisce in questo contesto di tensione, confermando le preoccupazioni dei cittadini e alimentando le richieste di interventi più incisivi da parte delle autorità.