
Attore e grande imitatore, Gianfranco Butinar muore a 51 anni

Roma piange la scomparsa di Gianfranco Butinar, il comico, imitatore e attore romano che è morto a soli 51 anni a causa di un infarto. Il suo cuore ha cessato di battere mentre si trovava a casa, pochi giorni dopo aver portato sul palco l’ultimo dei suoi spettacoli. Butinar era noto per la sua straordinaria capacità di imitare personaggi famosi, e per la sua costante voglia di mettersi in gioco. Romanista di fede incrollabile, il comico ha saputo conquistare il cuore del pubblico con oltre un centinaio di imitazioni che spaziavano tra sport, musica e spettacolo, dalle risate di Francesco Totti a quelle di Vasco Rossi, da Adriano Celentano a Maurizio Costanzo.
L’annuncio della sua morte è stato dato da Rete Oro, sulla pagina social “Sport In Oro – La domenica sportiva dei dilettanti”, che lo ha ricordato come un “vero artista”. Tra i tanti che lo hanno ricordato c’è anche la famiglia di Franco Califano, con la quale Butinar aveva legato un rapporto profondo. In un post commovente, scrivono: “Bruttissima giornata. Buty, salutaci il maestro”. La sua interpretazione di Califano nel film biografico Non escludo il ritorno aveva lasciato il segno. Butinar stesso aveva raccontato che Califano fosse stato per lui un “padre artistico”, un “agnello con la pelle da orso”. Conosciuto e amato da molti, il suo ricordo è ormai indelebile.
Nato a Roma il 13 novembre 1973, Gianfranco Butinar ha iniziato la sua carriera giovanissimo, con le prime serate nei locali della capitale. Da giovane, imitava Gigi Sabani, suo idolo, e grazie a un timbro vocale camaleontico e una osservazione acuta, è riuscito a diventare un professionista dell’imitazione. La sua carriera l’ha visto protagonista in trasmissioni come Rai Dire Gol, Mai deejay gol, Tiki Taka – La repubblica del pallone, e a fianco di Gianni Ippoliti nel programma “Tutti i calci minuto per minuto”. La sua carriera radiofonica, iniziata con Radio Radio, lo aveva portato ad essere riconosciuto come “personaggio radiofonico romano” nel 2000-2001. L’amore per il calcio e la sua capacità di imitare i personaggi più disparati sono stati la chiave del suo successo. Nel 2014, dopo anni di impegno nel panorama televisivo e radiofonico, aveva portato in scena lo spettacolo “Arte di identità”, un omaggio al mondo delle imitazioni.
Butinar ha saputo coniugare la sua arte con una spontaneità irresistibile, che gli ha permesso di essere sempre apprezzato senza mai risultare volgare. Oggi, a Roma, si celebra il suo talento con il dolore di una città che perde uno degli artisti che è riuscito a farla ridere. I funerali si sono tenuti oggi pomeriggio nella Parrocchia Santa Maria Regina Pacis di Ostia.