
Attentato incendiario contro la polizia. Si segue la pista anarchica

La quiete della notte è stata bruscamente interrotta da un violento attentato incendiario al commissariato di polizia di Albano, dove 16 veicoli di servizio sono stati ridotti in cenere. Un individuo, con il volto coperto e ancora in fuga, ha scatenato l’inferno lanciando almeno due molotov nel parcheggio del commissariato. Le fiamme, divampate con inaudita rapidità, hanno avvolto i veicoli, costringendo all’evacuazione di una palazzina adiacente e causando intossicazione a residenti e agenti.
Le telecamere di sorveglianza hanno catturato l’immagine di un uomo che, con agilità e determinazione, si arrampica sul muro del commissariato e lancia gli ordigni incendiari. La fuga, a bordo di un’auto, è stata altrettanto fulminea, lasciando gli investigatori a raccogliere indizi e a scandagliare le immagini di altre telecamere nella speranza di identificare il veicolo e il responsabile.
Questo atto criminale si inserisce in un contesto di crescente tensione, seguendo di pochi giorni un analogo attentato contro la caserma dei Carabinieri di Castel Gandolfo. La somiglianza delle dinamiche ha immediatamente fatto scattare l’allarme, portando la Procura ad aprire un’unica inchiesta per fare luce su entrambi gli episodi.
Le forze dell’ordine e le autorità locali hanno espresso la loro più ferma condanna per questo vile attentato, sottolineando la gravità dell’atto e la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini e degli agenti. I sindacati di polizia hanno manifestato profonda preoccupazione, chiedendo che i responsabili vengano individuati e puniti con la massima severità.
L’ipotesi principale degli investigatori è che si tratti di un attacco di matrice anarchica insurrezionalista, una pista che viene seguita con attenzione, sebbene non siano ancora giunte rivendicazioni ufficiali. La Procura di Velletri, competente per territorio, sta coordinando le indagini, raccogliendo prove e testimonianze per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e assicurare alla giustizia i responsabili di questo grave atto criminale.