
Allarme Ketamina nella Capitale: la droga “dissociativa” seduce i giovani romani

Nel mare di droga che invade Roma, la cocaina non è l’unica minaccia. Accanto agli oppioidi e a droghe sintetiche di composizione ancora oscura, la ketamina sta guadagnando terreno, soprattutto tra i giovani. Questo farmaco analgesico, deviato al consumo illecito per i suoi effetti allucinogeni e dissociativi, è al centro della crescente attenzione delle forze dell’ordine.
Se i sequestri di ketamina rimangono numericamente inferiori rispetto a quelli di cocaina, la sua pericolosità, in particolare sul sistema nervoso degli adolescenti, desta grande preoccupazione. La ketamina, in parte, produce effetti simili al “Ghb”, la tristemente nota droga dello stupro.
Tra ottobre e il 20 maggio, le forze di polizia hanno sequestrato 673 grammi di ketamina nella provincia di Roma, con una maggiore incidenza nella Capitale. Tuttavia, i Castelli Romani e l’area di Lariano si confermano zone attive nello spaccio di questa sostanza. A Lariano, i carabinieri hanno sequestrato 105 grammi, a Guidonia Montecelio 10,5, mentre la Guardia di Finanza a Fiumicino ne ha trovati quasi 90. Nella città di Roma, la Polizia di Stato ha recuperato 353 grammi e i carabinieri 93,3. Certamente i numeri sono ancora lontani da quelli registrati nei sequestri di cocaina o hashish, ma la crescente diffusione della ketamina desta preoccupazione.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, la diffusione della ketamina, pur contenuta rispetto ad altre droghe, è una realtà presente nel tessuto urbano. I medici del pronto soccorso segnalano un aumento di interventi su minori e giovani appena maggiorenni, spesso per l’uso combinato di ketamina e alcol, un “mix” clinicamente molto pericoloso.
In vista dell’estate e della riapertura di locali e discoteche all’aperto, le forze dell’ordine, in linea con le decisioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, intensificheranno i controlli anti-droga nei luoghi di ritrovo della movida.
L’attività di controllo nei locali notturni è già intensa, come dimostrano la recente ennesima chiusura del “Piper” e lo stop a due bar di via Flaminia e via Riano, trasformati in ritrovi di pregiudicati che somministravano alcolici ai minorenni. Tra ottobre e il 20 maggio, sono state effettuate 115 verifiche in pub, discoteche e locali pubblici, con l’emissione di 71 provvedimenti del questore, che salgono a 108 considerando quelli su richiesta di altre forze di polizia. I provvedimenti hanno riguardato sia esercizi pubblici (53) che strutture ricettive, spesso utilizzate come nascondigli per la droga (8 discoteche sequestrate). Solo sabato, la polizia ha chiuso due ristoranti del centro per risse tra dipendenti, mentre domenica scorsa un pub del Casilino è stato teatro di una violenta lite tra sudamericani.