
Agguato a Centocelle: due nordafricani feriti da spari alle gambe

Momenti di terrore nella tarda serata di mercoledì al parco di Centocelle, dove un’aggressione armata ha lasciato a terra due uomini di origini nordafricane, feriti alle gambe e ai piedi. L’allarme è scattato intorno alle 23:30 dopo una serie di colpi d’arma da fuoco. «Abbiamo sentito prima delle urla, poi gli spari e un’auto che partiva a tutta velocità», hanno raccontato alcuni residenti. Sul posto i carabinieri hanno trovato bossoli e tracce di sangue, ma non le vittime, rintracciate poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale Vannini. Entrambi hanno ricevuto una prognosi di dieci giorni.
Le prime ricostruzioni indicano una lite degenerata tra spacciatori per il controllo del territorio. Secondo le testimonianze dei feriti, un gruppo di uomini a bordo di un’auto li avrebbe avvicinati, e dopo un acceso diverbio uno dei passeggeri avrebbe aperto il fuoco. Nonostante le ferite, i due non hanno fornito particolari utili sui motivi dell’aggressione o sull’identità degli assalitori. I carabinieri della stazione Quadraro e del nucleo radiomobile stanno analizzando i bossoli, con test balistici previsti nelle prossime ore per verificare eventuali collegamenti con altre inchieste in corso.
Gli investigatori non escludono un legame con il caso del 28 luglio ad Acilia, quando una 19enne egiziana, a Roma per trovare dei parenti, fu ferita alla gamba da una scheggia di proiettile mentre era affacciata al balcone di casa in via Giuseppe Beduschi. In quell’occasione, la giovane sarebbe stata colpita per errore durante un presunto avvertimento legato al traffico di droga, ma le indagini dei carabinieri sono tuttora in corso, per scoprire i responsabili dell’azione e soprattutto il vero obiettivo di quei colpi di arma da fuoco sparati contro la palazzina. Acilia, storicamente parte degli affari della Banda della Magliana, è oggi una delle piazze di spaccio più redditizie della periferia sud di Roma, controllata da gruppi criminali legati ai clan di Ostia. Le indagini proseguono per ricostruire i contatti tra i due episodi e individuare i responsabili di una preoccupante escalation di violenza armata nella Capitale.