
Aggressione a don Coluccia al Quarticciolo: intervento della scorta e un arresto

Un altro episodio di violenza ha coinvolto don Antonio Coluccia, il prete noto per le sue battaglie contro il racket e la criminalità organizzata. Durante una delle sue passeggiate per la legalità al Quarticciolo, quartiere periferico di Roma, il sacerdote è stato aggredito da un uomo armato di una bombola d’acciaio. L’intervento tempestivo della sua scorta ha impedito conseguenze peggiori: gli agenti hanno infatti sparato in aria per intimorire l’aggressore, permettendo così di neutralizzarlo e arrestarlo.
L’aggressione è avvenuta nelle vicinanze di via Palmiro Togliatti, dove don Coluccia stava guidando una delle sue iniziative per sensibilizzare la popolazione contro le infiltrazioni criminali. L’uomo, armato di una bombola d’acciaio, si è scagliato improvvisamente contro il sacerdote, urlando e minacciando, cercando di colpirlo. Grazie alla prontezza di riflessi degli agenti di scorta, il religioso è stato messo al sicuro, mentre uno degli agenti ha esploso un colpo in aria per bloccare l’assalto.
L’aggressore, subito immobilizzato e arrestato, è stato portato alla vicina stazione di polizia per essere identificato e interrogato. Le forze dell’ordine hanno successivamente confermato che si tratta di un soggetto già noto per precedenti legati a episodi di violenza e criminalità. Fortunatamente, don Coluccia non ha riportato ferite, ma lo spavento e la tensione sono stati palpabili tra i presenti. La zona era, come di consueto, gremita di cittadini che partecipavano all’iniziativa del prete anti-racket.
Don Coluccia, sacerdote di origine salentina, è ormai da anni impegnato in prima linea contro la criminalità nelle periferie romane. Le sue passeggiate per la legalità nei quartieri più difficili della capitale sono diventate un simbolo di resistenza civile e di lotta contro il malaffare. Tuttavia, la sua attività lo espone frequentemente a minacce e pericoli, rendendo necessario l’accompagnamento della scorta.
Non è la prima volta che viene preso di mira da esponenti della criminalità. La sua battaglia contro il degrado e il controllo mafioso del territorio lo ha reso un bersaglio per chi gestisce traffici illeciti e intimidazioni nelle zone più critiche di Roma. Malgrado le continue intimidazioni, il sacerdote ha sempre ribadito la sua volontà di non arrendersi e di continuare il suo lavoro per il bene della comunità.
Le autorità hanno lodato il suo coraggio e l’efficace intervento della scorta, che ha evitato un esito tragico dell’episodio. Tuttavia, questo ennesimo attacco sottolinea l’importanza di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza di chi, come don Coluccia, è in prima linea nella lotta per la legalità nelle periferie romane.