
Aggredita da una straniera a calci, sputi e graffi: il racconto di una giovane

Un’aggressione brutale e inspiegabile è avvenuta in pieno giorno nel cuore di Roma, a Porta Maggiore. La vittima è Francesca F., una giovane donna romana che stava tornando a casa dopo una visita medica per mettersi al lavoro in smart working. Erano le 11.50 quando, all’improvviso, è stata assalita alle spalle da una sconosciuta. Una donna straniera, descritta come scalza e urlante, l’ha colpita, strattonata e infine spinta sulle rotaie del tram.
“Ero appena uscita da una visita medica e stavo camminando nei pressi di Porta Maggiore”, ha raccontato la giovane. “All’improvviso questa donna di colore ha iniziato a urlare nella sua lingua, mi ha tirato i capelli, mi ha sputato addosso e poi mi ha buttata a terra. Sono finita sulle rotaie, mi sono fatta molto male”. La vittima mostra ancora i segni dell’aggressione, con lividi su braccia, gambe e un forte dolore al collo causato dalla caduta. Una passante residente in zona si è fermata per soccorrerla.
Nonostante le ferite e lo choc, Francesca ha deciso di non andare in pronto soccorso né di chiamare un’ambulanza. “Ho poco tempo, dovevo lavorare. Per fortuna un mio amico infermiere mi ha aiutata a disinfettare le ferite. Anche se ho dolori forti, non credo di avere nulla di rotto”. La giovane ha anche riferito di avere problemi di salute pregressi e di essere ancora troppo scossa per recarsi a sporgere denuncia, anche se ha espresso la volontà di farlo nei prossimi giorni.
“Ho molta paura a uscire. Vado in palestra vicino via Giolitti, ma credo che cambierò zona. Non voglio incappare di nuovo in certe situazioni”, ha aggiunto. L’episodio, per quanto circoscritto, riaccende l’allarme sicurezza nella Capitale, dove sempre più cittadini denunciano atti di violenza casuale in luoghi pubblici e frequentati.
La vicenda è solo l’ultima di una serie di episodi che lasciano emergere un crescente senso di insicurezza, soprattutto tra le donne. “È assurdo che tutto questo accada in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti. Qualcuno deve intervenire per fermare questa deriva”, ha concluso Francesca. Sicuramente servirebbero maggiori controlli, ma sono necessarie anche le denunce da parte delle vittime, altrimenti le forze dell’ordine sono impossibilitate ad agire.