
Abuso dei pass disabili a Roma: truffe, falsificazioni e multe per l’uso illecito

A Roma, l’abuso dei pass disabili è diventato un fenomeno diffuso, alimentato da falsificazioni e truffe organizzate. Questi contrassegni, che consentono l’accesso alle Ztl (zone a traffico limitato), il parcheggio gratuito nelle strisce blu e il transito sulle corsie preferenziali, sono stati utilizzati in modo illecito da numerosi cittadini, con il supporto di professionisti disonesti. Nel 2024, la polizia locale ha effettuato oltre 55.000 verifiche, con un focus particolare sul controllo tramite dispositivi RFID. Di queste, circa 37.000 sono state eseguite con il palmare per il controllo immediato dei pass, portando a una significativa scoperta di irregolarità.
Le violazioni legate all’uso improprio dei pass disabili sono in costante aumento. Solo nel 2024, sono state elevate più di 13.000 multe, principalmente per sosta irregolare su spazi riservati ai disabili, l’uso improprio del contrassegno e la sosta da parte di disabili su spazi non concessi. Nei primi quattro mesi del 2025, i controlli hanno già superato 22.000, con oltre 5.000 violazioni accertate. Le sanzioni per l’abuso di questi permessi sono severe: multe salate, ritiro del pass e, nei casi più gravi, anche denunce penali. Nel 2024, sono stati ritirati circa 160 contrassegni, di cui una decina falsificati. Le indagini, infatti, hanno portato alla scoperta di numerosi casi di contraffazione e all’identificazione di oltre 1.900 pass revocati, per motivi come scadenza o decesso dell’intestatario.
Nel 2024, un’importante inchiesta della Procura di Roma ha portato alla luce un giro illecito gestito da medici compiacenti e intermediari. Quattro medici e un titolare di un centro servizi sono stati denunciati per truffa ai danni dell’Inps, accusati di aver rilasciato finte certificazioni sanitarie in cambio di denaro. I medici, ricevendo circa 200 euro per pratica, compilavano certificati falsi per l’ottenimento di agevolazioni riservate ai disabili, tra cui l’indennità di accompagnamento. Gli investigatori hanno ricostruito il sistema tramite il monitoraggio delle pratiche e dei flussi di denaro, scoprendo 22 casi tra aprile e ottobre del 2024. Le certificazioni, stilate su carta intestata di strutture pubbliche, erano così ben fatte da sembrare autentiche.
In un altro caso, un ortopedico e un infermiere in pensione sono stati arrestati per corruzione e falso ideologico in atto pubblico. Tra marzo e giugno 2022, l’ortopedico aveva rilasciato certificati a pazienti che venivano contattati dall’infermiere, raccogliendo soldi per ogni pratica. Ogni certificato costava tra i 100 e i 122 euro, con circa 100 euro che finivano nelle tasche del medico. Questo sistema ha permesso ai pazienti di ottenere permessi per l’assenza dal lavoro, pensioni di invalidità e, naturalmente, pass per parcheggiare nei posti riservati ai disabili.
Per contrastare l’abuso dei pass disabili, le autorità di Roma hanno deciso di centralizzare il rilascio dei permessi in una sola centrale, al fine di ridurre i casi di falsificazioni. Questo sistema mira a rendere più difficile l’emissione di pass irregolari e a garantire che solo le persone legittimate possano usufruire delle agevolazioni. Le indagini in corso hanno già portato alla scoperta di numerose irregolarità, e si prevede che altre operazioni di controllo possano svelare ulteriori abusi, migliorando la trasparenza nel rilascio dei pass.