
Brutta tegola per la Lazio: Castellanos ai box per 45 giorni

È arrivata la conferma che Maurizio Sarri temeva: la Lazio perde Taty Castellanos per almeno 45 giorni. L’attaccante argentino, dopo il problema accusato al retto femorale destro durante la gara di venerdì scorso, ha svolto una risonanza a Villa Mafalda che ha evidenziato una lesione di secondo grado, anche se manca ancora l’ufficialità da parte del club biancoceleste.
Un nuovo colpo per una squadra già falcidiata dagli infortuni: oltre a Castellanos, sono ai box Rovella per pubalgia, Marusic, Zaccagni e Dele-Bashiru per guai muscolari, mentre Vecino e Pellegrini non hanno ancora recuperato pienamente.
La Lazio, in attesa del comunicato ufficiale, preferisce non sbilanciarsi. Solo il responsabile ortopedico Fabio Rodia, intervenuto a La Politica nel Pallone su Rai GR Parlamento, ha spiegato: «Castellanos? Non abbiamo ancora una diagnosi certa perché dobbiamo concludere gli accertamenti. Il calciatore ha già iniziato i trattamenti che riteniamo necessari». Rodia ha comunque rassicurato sull’andamento generale degli infortuni: «Non siamo preoccupati per la situazione. La pausa ci permetterà di lavorare per riossigenare i giocatori affaticati e recuperare in tempi rapidi chi è fuori».
Secondo le prime valutazioni, il rientro dell’attaccante argentino potrebbe avvenire dopo la sosta per le nazionali di novembre, tra la partita casalinga contro il Lecce e la trasferta di Milano contro il Milan. Un’assenza pesante, considerato l’impatto positivo del giocatore nelle prime sei gare stagionali, in cui ha collezionato 2 gol e 3 assist.
Sarri, costretto a rinunciare al suo centravanti titolare, dovrà trovare rapidamente una soluzione. Il primo indiziato è Boulaye Dia, rimasto a Roma durante la pausa per curare la solita caviglia destra dolorante. Il senegalese, sottoposto a terapie personalizzate, dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo entro giovedì. Se le risposte saranno positive, sarà lui a guidare l’attacco nella prossima gara contro l’Atalanta.
Nel caso in cui Dia non fosse al meglio, si potrà contare su Noslin, entrato con buone impressioni nel finale del match contro il Torino ma ancora indietro nelle gerarchie. L’olandese resta un’opzione utile per dare profondità e imprevedibilità, anche se il tecnico lo considera un giocatore “difficile da collocare tatticamente”.
Non è da escludere, infine, l’ipotesi di un Pedro falso nueve, soluzione che affascina da tempo il tecnico e che richiama esperimenti simili condotti in passato da Sarri con Mertens al Napoli o Felipe Anderson. L’attaccante spagnolo, per esperienza e intelligenza tattica, potrebbe garantire maggiore fluidità offensiva e legare meglio il gioco con i centrocampisti, in attesa del ritorno del Taty.
Con una settimana di lavoro a disposizione e un’infermeria affollata, si dovrà scegliere tra logica e intuizione, nella speranza di invertire il momento negativo e ritrovare equilibrio in una Lazio che, oltre ai risultati, ora deve fare i conti anche con la sfortuna.