
Roma capitale della cultura: prima in Italia per musei e luoghi dell’arte
Musei dedicati, mostre, incursioni artistiche in spazi inusitati, nuove realtà in crescita e altre in piena trasformazione. Il Lazio conquista il primato nazionale per numero di luoghi dedicati al contemporaneo, confermandosi come il territorio più dinamico d’Italia in questo ambito. A certificarlo è il rapporto Minicifre della Cultura, promosso dal Ministero della Cultura – Dipartimento per le attività culturali – insieme alla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, che fotografa un settore in forte espansione e una partecipazione del pubblico in costante aumento.
I numeri restituiscono la dimensione del fenomeno. In Italia si contano 4.416 musei, monumenti e aree archeologiche, di cui 2.870 pubblici. Nel 2024, 34 persone su 100 hanno visitato musei o mostre almeno una volta, mentre oltre 60 milioni di ingressi sono stati registrati negli spazi museali, monumentali e archeologici statali. All’interno di questo quadro generale spicca il peso crescente del contemporaneo: su 506 luoghi censiti in tutta la Penisola, ben 84 si trovano nel Lazio, davanti a Lombardia e Toscana. Il rapporto sottolinea come i principali poli dell’arte contemporanea e delle grandi mostre siano concentrati soprattutto tra Roma e Milano.
La Capitale, forte di una stratificazione storica unica, si candida così anche a riferimento internazionale per il contemporaneo. Le grandi esposizioni confermano la tendenza. La mostra dedicata a Botero, ospitata a Palazzo Bonaparte e organizzata da Arthemisia, è stata tra le cinque più visitate d’Italia nel 2024 con oltre 200mila presenze. Lo stesso gruppo ha esteso l’attenzione al contemporaneo anche con il Museo del Genio. Il MAXXI, divenuto monumento nazionale, ha raggiunto un record di oltre 130mila visitatori grazie alla mostra Ambienti, un percorso immersivo tra arte, architettura e design. Anche il design, spesso in dialogo con gli artisti, rappresenta un settore in fermento: Roma è al secondo posto in Italia per numero di realtà produttive.
In crescita anche la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. La direttrice Renata Cristina Mazzantini ha spiegato in una dichiarazione che «i visitatori sono aumentati del 10% e quelli paganti del 15%», con quasi mille opere esposte e nuove acquisizioni per circa 45 milioni di euro. Un recente accordo con la Scuola di Botticino e l’Icpal, sostenuto da una donazione della Cy Twombly Foundation, punta a trasformare la Gnamc in un centro internazionale di riferimento per il restauro dell’arte contemporanea su carta.
Roma è anche la città delle Quadriennali d’Arte, attive dal 1931 e oggi ospitate a Palazzo delle Esposizioni, che hanno coinvolto nel tempo oltre 6.500 artisti. Sul fronte delle fiere, Arte in Nuvola ha superato le 38mila presenze, confermandosi come un appuntamento culturale che va oltre la dimensione commerciale. Il confronto con Artissima di Torino, ferma a poco più di 34mila visitatori, evidenzia la crescente attenzione del pubblico romano verso il contemporaneo.
Secondo Cristiana Perrella, direttrice del MACRO, «la Capitale è al centro di un nuovo fermento, con molte iniziative indipendenti di artisti e operatori culturali». La riapertura del museo ha registrato 5mila visitatori nella prima settimana, segno di un interesse vivo e trasversale, alimentato anche dalla contaminazione tra arti visive, cinema e performance.
Il rapporto Minicifre dedica spazio anche all’architettura contemporanea. Dal 2002 sono stati censiti oltre 5.000 edifici moderni in Italia, e il Lazio è secondo con 515 architetture realizzate dal Dopoguerra a oggi. A Roma, opere simbolo come l’Auditorium di Renzo Piano, il Maxxi di Zaha Hadid e il museo dell’Ara Pacis di Richard Meier sono diventate tappe di un nuovo Grand Tour urbano, capace di connettere antico e contemporaneo. Un dialogo che trova un esempio emblematico nella Sala dell’Esedra del Marco Aurelio ai Musei Capitolini, progettata da Carlo Aymonino e celebrata di recente come «un laboratorio di futuro» per la museografia moderna.