
Blitz di Extinction Rebellion al laghetto dell’Eur: fermati otto attivisti
Il tentativo di colorare di verde il laghetto dell’Eur, parte di una protesta coordinata in tutta Italia da Extinction Rebellion, è stato fermato dalla polizia prima che potesse andare a segno. Gli agenti del commissariato Esposizione hanno intercettato il gruppo di attivisti ieri mattina, mentre si preparava a sversare il tracciante idrico utilizzato per dare un forte impatto visivo alla manifestazione. Mentre a Venezia, Palermo, Torino e in altre città l’azione si è concretizzata, a Roma il blitz è stato bloccato sul nascere grazie al controllo del territorio attorno alle sponde del laghetto.
Gli agenti hanno notato movimenti sospetti tra gli alberi dei giardini che costeggiano il laghetto: zaini voluminosi, striscioni e una tanica di colorante verde. Quando si sono avvicinati, gli attivisti – otto in tutto – sono stati fermati e perquisiti. La polizia ha sequestrato striscioni, volantini e la fluoresceina, il tracciante idrico utilizzato dal gruppo. I giovani sono stati portati negli uffici di viale Asia per l’identificazione, e nei confronti di uno di loro è stato notificato un provvedimento pendente. Sui volantini sequestrati erano riportati slogan in favore della causa palestinese e contro il gruppo energetico Eni.
Extinction Rebellion ha rivendicato l’azione in un comunicato diffuso a metà mattinata, spiegando che la fluoresceina è un composto “totalmente innocuo”, comunemente usato per monitorare flussi idrici in grotte e corsi d’acqua. L’obiettivo dell’iniziativa era «rendere visibili i luoghi colpiti dalle politiche ecocide del governo», unendo più città in un’unica protesta.
In diverse località italiane l’azione è andata a buon fine: il Canal Grande di Venezia, dove era presente anche Greta Thunberg, il porto de La Cala a Palermo, il Po a Torino, i Navigli di Milano, la fontana di Prato della Valle a Padova e la piazza De Ferrari a Genova. In quasi tutte le città sono intervenute le forze dell’ordine per identificare o fermare i partecipanti.
Il blitz all’Eur non è il primo episodio di protesta visiva messo in atto dal movimento nella Capitale. Già nel 2023 alcuni attivisti avevano colorato di nero l’acqua della Fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna, attirando grande attenzione mediatica e l’intervento immediato dei restauratori. Nei mesi successivi, un altro gruppo aveva lanciato vernice colorata sulla facciata appena restaurata del Senato, in piazza Madama.
Un ulteriore episodio aveva riguardato la Fontana dei Due Leoni in piazza del Popolo, progettata da Giuseppe Valadier, imbrattata con vernice multicolore sia sui marmi sia sull’obelisco centrale. Sono azioni che negli anni hanno alimentato un acceso dibattito pubblico sulla tutela del patrimonio artistico e sulle forme di protesta ambientalista.