
Esplosione a Centocelle, ordigno davanti a un negozio in piazza dei Mirti
Un boato violentissimo, pochi secondi che hanno squarciato il silenzio della notte a Centocelle. Erano le quattro di venerdì mattina quando un’esplosione ha scosso piazza dei Mirti, svegliando i residenti e provocando panico e incredulità. L’onda d’urto è stata talmente potente da far tremare finestre anche a distanza, mentre i frammenti di una vetrina mandata in pezzi hanno creato un cratere sul marciapiede, profondo diversi centimetri. La natura dolosa del gesto è apparsa evidente fin dai primi istanti.
Nel giro di pochi minuti la piazza si è riempita di sirene: pattuglie della polizia, squadre dei vigili del fuoco e un’ambulanza, che ha lasciato la zona dopo avere constatato l’assenza di feriti. Gli attentatori, secondo gli investigatori, avrebbero scelto un orario in cui nessuno circolava proprio per limitare i danni alle sole cose. Ma se qualcuno fosse passato in quel momento, il rischio di ferimenti gravi sarebbe stato concreto.
Sul posto la Scientifica ha subito raccolto i resti dell’ordigno: un dispositivo rudimentale, posizionato direttamente davanti alla vetrina del negozio di abbigliamento al civico 9. «Non ho mai ricevuto minacce», ha detto il proprietario, arrivato in stato di shock e ascoltato a lungo dagli agenti. Per ora non ci sono elementi chiari, ma gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di un avvertimento legato a dinamiche criminali locali.
Nelle ore successive l’intero quartiere si è risvegliato tra paura e sgomento. «Stavo dormendo con mia moglie quando un boato ci ha svegliati di soprassalto», racconta un residente. «Le mie finestre non affacciano neanche sulla piazza, eppure ho sentito tutto. Quando sono arrivato giù era già tutto transennato. Ho visto la vetrina distrutta e parlando con altri abbiamo capito che non poteva essere un semplice incidente». Per molti, è la prima volta che Centocelle assiste a un episodio simile.
Il caso è ora nelle mani degli investigatori del distretto e della squadra mobile, che stanno analizzando il tipo di ordigno e il possibile movente. L’esplosione ricorda da vicino gli episodi analoghi che negli ultimi mesi hanno colpito Ostia e il litorale romano: una lunga scia di bombe artigianali collocate davanti a negozi, ristoranti e attività commerciali. Gli inquirenti stanno verificando se esista un collegamento tra quei fatti e la deflagrazione di piazza dei Mirti.
In attesa di risposte definitive, resta la paura di un quartiere che si scopre vulnerabile davanti a un gesto violento, improvviso e ancora avvolto nel mistero.