
Fiumicino compie 65 anni e guarda al futuro: piano da 9 miliardi
L’aeroporto di Fiumicino celebra i suoi 65 anni e lo fa con uno sguardo rivolto al futuro. Nel Terminal 5, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, delle autorità istituzionali e dei vertici di Aeroporti di Roma (Adr), è stato presentato un piano di sviluppo da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, per consolidare la leadership dello scalo romano e accompagnare la crescita economica e occupazionale del Paese.
«È un sogno che deve continuare a volare», ha dichiarato Marco Troncone, amministratore delegato di Adr, «puntando su innovazione, sostenibilità e capacità di rispondere alle sfide del mercato». Troncone ha ringraziato il capo dello Stato per la sua presenza, sottolineando come il 2025 rappresenti un anno cruciale: «Già quest’anno raggiungeremo i 50 milioni di passeggeri, per questo dobbiamo disegnare il futuro adeguando e potenziando le infrastrutture».
Un futuro, dunque, che passa per tre parole chiave: sostenibilità, attrattività e tutela del territorio. Il nuovo piano di sviluppo, ha spiegato Troncone, prevede la riorganizzazione del sistema delle piste, lo spostamento del baricentro operativo verso Est e la creazione di un grande parco archeologico, in grado di ridurre l’impatto acustico sulle aree abitate. Un progetto ambizioso che punta a trasformare Fiumicino in un modello di innovazione e integrazione tra infrastruttura e ambiente.
Il presidente di Edizione e vicepresidente di Mundys, Alessandro Benetton, ha ricordato come il Leonardo da Vinci sia oggi «il miglior aeroporto d’Europa per qualità dei servizi e uno dei più sostenibili al mondo». «Siamo orgogliosi – ha aggiunto – di aver sostenuto il percorso di rinnovamento, frutto di una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato e di oltre 3 miliardi di investimenti negli ultimi dieci anni. Continueremo a fare la nostra parte, sostenendo lo sviluppo sostenibile dello scalo e la crescita del territorio».
Anche le istituzioni locali si sono schierate a favore del piano. Il vice ministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ha elogiato l’iniziativa, evidenziando la necessità di «proiettarsi nel futuro con opere che scrivono la storia del Paese». Sulla stessa linea, il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha dichiarato: «L’impegno della nostra amministrazione è coniugare la crescita economica e occupazionale con la tutela del territorio e la qualità della vita dei cittadini».
Il progetto, che nei prossimi giorni sarà sottoposto al vaglio del consiglio comunale, rappresenta la naturale evoluzione di una storia cominciata negli anni Sessanta, quando bastarono appena 24 mesi per costruire il primo scalo. Oggi, la sfida è replicare quello spirito, ma con una nuova consapevolezza: rendere Fiumicino un modello internazionale di sostenibilità e innovazione, capace di trainare l’economia italiana e continuare a essere la porta d’ingresso del Paese nel mondo.