
A Roma “La valigia della libertà”, in memoria di Sibilla Barbieri

Un racconto di coraggio, libertà e disobbedienza civile. Il 31 ottobre 2025, all’Auditorium Municipale Pasquale De Angelis di via Aldo Ballerini, nel cuore dell’VIII Municipio di Roma, arriva “La valigia della libertà – Storia di una disobbedienza civile”, lo spettacolo scritto e interpretato dalla giornalista Valentina Petrini. L’appuntamento, a ingresso gratuito (con prenotazione consigliata), è parte del progetto “Città Visibile”, ideato da Marte 2010 e promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, vincitore dell’Avviso Pubblico per le iniziative di interesse dell’Amministrazione Capitolina in occasione del Giubileo 2025.
Lo spettacolo nasce dall’incontro tra Valentina Petrini e Sibilla Barbieri, sceneggiatrice e produttrice malata di cancro, che nel 2023 decise di affrontare pubblicamente la propria battaglia per il diritto all’autodeterminazione. Una storia vera, che ha dato vita prima al podcast “Disobbedisco” (prodotto da OnePodcast del gruppo GEDI, con milioni di ascolti) e poi a una potente opera di teatro civile.
«Sibilla aveva un’ultima battaglia da combattere – racconta Petrini – quella per la libertà di scegliere come congedarsi dalla vita. Mi ha chiesto di esserle accanto, di registrare, documentare, raccontare. Così è nata “La valigia della libertà”, un viaggio nella dignità e nel diritto di essere liberi fino all’ultimo respiro».
Sul palco, accanto a Valentina Petrini, ci saranno Pasquale Filastò al violoncello, Paola Bivona alla voce e all’ukulele e Alessio Podestà alla fisarmonica. Il coordinamento artistico è curato da Norma Martelli. La data del 31 ottobre non è casuale. È proprio il giorno in cui, due anni fa, Sibilla Barbieri decise di “disobbedire”, esercitando il suo diritto a scegliere il proprio destino. «Avrebbe voluto essere con noi a realizzare le idee su cui avevamo lavorato insieme», ricordano gli organizzatori di Città Visibile. «In questo spazio, Sibilla ha insegnato, progettato, sognato. La sua energia e la sua risata sono parte viva di ciò che siamo».
Per questo lo spettacolo è anche un atto di memoria e resistenza culturale, un tributo alla vita e all’impegno civile di una donna che ha saputo trasformare la propria sofferenza in testimonianza. “La valigia della libertà” diventa così un dialogo tra due voci – quella di Valentina e quella di Sibilla – che si intrecciano per interrogare il pubblico sul senso più profondo della libertà, del giornalismo e della responsabilità civile.
Dopo il debutto al Teatro Arena del Sole di Bologna, con la partecipazione straordinaria di Tosca, lo spettacolo ha toccato diverse città italiane: dal Castello Caracciolo di Sammichele di Bari al Teatro Fusco di Taranto (con la presenza di Diodato), fino al Teatro di Villa Lazzaroni a Roma e alla Camera dei Deputati, dove è stato presentato su invito dei vicepresidenti di Camera e Senato.
Con la tappa del 31 ottobre, La valigia della libertà approda in un luogo simbolico, portando nel territorio romano il messaggio universale di una battaglia che parla di diritti, dignità e libertà di scelta, temi oggi più che mai attuali.