
Roma, “Arte in Nuvola”: la grande fiera dell’arte contemporanea all’Eur

Un dialogo tra natura e artificio, tra osservazione e creazione. È questa la cifra poetica e visiva della quinta edizione di Roma Arte in Nuvola, la fiera-mostra ideata da Alessandro Nicosia e diretta artisticamente da Adriana Polveroni, che dal 21 al 23 novembre animerà gli spazi della Nuvola all’Eur. Una tre giorni dedicata alla contaminazione tra linguaggi, epoche e culture, in un percorso che unisce arte moderna, contemporanea e sperimentale.
Saranno oltre 140 le gallerie presenti, tra realtà storiche ed emergenti, pronte a raccontare la vitalità del panorama artistico italiano e internazionale. Promossa da Eur Spa e organizzata da C.O.R. – Creare Organizzare Realizzare, la manifestazione si conferma come uno degli appuntamenti più attesi del calendario culturale romano. «Quando ho presentato la prima edizione di questo progetto, in pochi ci avrebbero scommesso – racconta Nicosia – invece la fiera si è subito imposta per la sua identità. Qui i collezionisti vengono per acquistare, ma anche chi non lo è può visitare mostre e performance, vivendo un’arte per tutti».
Il programma di quest’anno intreccia le visioni di artisti italiani e stranieri: i rilievi e i metacrilati di Gino Marotta, che mettono in scena un dialogo tra realtà e artificio; le composizioni luminose e concettuali di Mario Airò; l’immaginario onirico di Fabrizio Clerici, in equilibrio tra sogno e memoria. Accanto a loro, le opere di artisti provenienti da diversi Paesi, a testimoniare il fermento della scena globale.
Dopo Israele, Ucraina, Portogallo e Australia, il Paese ospite del 2025 sarà la Repubblica di Corea del Sud, nell’ambito delle celebrazioni per il 140° anniversario delle relazioni diplomatiche con l’Italia. L’evento Fever State, inaugurato alla presenza di alte cariche coreane, offrirà una panoramica sulla K-Art e sulla sua capacità di coniugare tradizione e avanguardia. Tra gli artisti protagonisti, Minhoon Kim con le sue sculture in corda, Yanghee Lee con le sperimentazioni video e Yun Choi con le opere satiriche sul consumismo.
Accanto alla Corea, uno spazio sarà dedicato anche a Cuba, con una mostra patrocinata dall’ambasciata che presenterà lavori di Wilfredo Lam, Roberto Fabelo e Kcho. Numerosi i contributi istituzionali: il Maxxi porterà Aurora di Mario Airò e Tre per Tre di Giulio Paolini, mentre la Gnamc esporrà Isgrò cancella Isgrò. Il Museo delle Civiltà parteciperà con la mostra Universo Naturale – Artificiale dedicata a Gino Marotta, curata da Andrea Viliani.
Tra le opere più attese, After the Pandemic del nigeriano Samuel Nnorom, realizzata con tessuti africani Ankara e materiali riciclati. «È una riflessione sulla condizione umana dopo la pandemia – spiega Nicosia – un’opera che intreccia memoria, materia e rinascita».
Roma Arte in Nuvola 2025 si conferma così come una piattaforma di incontro tra culture, linguaggi e sensibilità, capace di trasformare l’arte in esperienza condivisa, spazio di confronto e visione del futuro.