
Incidenti stradali a Roma, calano le vittime nel 2025: -10%

Roma continua a essere una delle città più trafficate d’Italia, ma il bilancio degli incidenti stradali nel 2025 offre un segnale di speranza. Secondo i dati forniti dalla polizia locale, nei primi nove mesi dell’anno le vittime della strada nella Capitale sono state 85, sette in meno rispetto alle 92 dello stesso periodo del 2024. Un calo vicino al 10%, che conferma un trend di lento ma costante miglioramento nella sicurezza stradale.
Dal 1° gennaio al 30 settembre 2025 sono stati registrati 22.400 incidenti complessivi, di cui 9.229 con feriti e 107 con feriti gravi. Il dato è in leggera flessione rispetto all’anno precedente, quando gli scontri totali erano 23.424 e le vittime gravi 123. La settimana più tranquilla dell’anno, segnano i report, è stata quella successiva alla Pasqua e ai funerali di Papa Francesco, dal 20 al 27 aprile, quando si sono verificati 484 incidenti (173 con feriti e uno mortale). Nonostante il miglioramento, la Capitale resta una città ad alta pericolosità media per automobilisti, motociclisti e pedoni.
L’analisi della Polizia Locale mostra che la maggior parte degli incidenti riguarda lo scontro frontale-laterale tra veicoli (25% del totale), seguito dallo scontro laterale (24%) e dal tamponamento (16%). Gli investimenti di pedoni rappresentano circa il 7% degli incidenti, mentre un altro 8% riguarda scontri con veicoli in sosta. Le strade più a rischio restano le grandi arterie radiali che collegano le periferie al centro: Cristoforo Colombo, Casilina, Prenestina e Tiburtina. Seguono Nomentana, Tuscolana, Cassia e viale Palmiro Togliatti, ma anche la Salaria, via di Torrevecchia, viale del Muro Torto, via Gregorio VII e via dei Prati Fiscali. In particolare, il Municipio IX, attraversato dalla Colombo, è quello con il numero più alto di incidenti mortali, seguito dai Municipi VI (Casilino) e IV (Tiburtino).
Restano però gli utenti deboli, come i pedoni e i ciclisti, le principali vittime della strada. Le zone più pericolose per gli attraversamenti si concentrano tra via Merulana e via Labicana, via della Pineta Sacchetti e via Clemente III, e sull’incrocio tra via Cristoforo Colombo e via Costantino. Nel cuore della città, l’area tra Circo Massimo e Colosseo si conferma la più critica, con frequenti sinistri a piazzale Ugo La Malfa e all’intersezione tra via di San Gregorio e via dei Cerchi. Altri punti a rischio includono l’incrocio tra via di Torrevecchia e via Boccea e quello tra via Prenestina e viale Palmiro Togliatti.
Nonostante il calo dei decessi, il bilancio conferma che Roma resta una città dove la mobilità è ancora complessa e il traffico una costante minaccia. La riduzione degli incidenti rappresenta un risultato incoraggiante, ma la strada verso una vera sicurezza urbana è ancora lunga.