
Fiumicino, piano anti-rumore e riduzione della pista 1

Il nuovo piano di sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino è approdato in Comune con una serie di novità che puntano a coniugare espansione e sostenibilità. Secondo i documenti depositati da Enac, che danno il via al primo passaggio amministrativo per la ridefinizione dei confini della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, è previsto un piano anti-rumore a beneficio dei residenti delle zone limitrofe.
La principale novità riguarda la pista 1, quella più vicina ai centri abitati. Il progetto prevede un accorciamento di circa 900 metri e un uso limitato solo ad alcune fasce orarie della giornata. Le operazioni di decollo e atterraggio verranno così spostate prevalentemente verso est, lontano dalle aree densamente popolate. Secondo le stime, la nuova configurazione consentirà una riduzione del rumore fino all’80%.
Nell’area sud liberata dall’asfalto nascerà un parco archeologico di circa 85 ettari, una superficie paragonabile a quella di Villa Borghese. L’area sarà accessibile al pubblico e la manutenzione sarà affidata ad Aeroporti di Roma (Adr), che gestisce i due scali della Capitale.
Il tema dell’inquinamento acustico era stato sollevato un anno fa dal sindaco Mario Baccini, dopo i disagi provocati dalla chiusura temporanea della pista 2 per lavori di manutenzione. Il dibattito è ora tornato al centro delle audizioni comunali alla presenza dei rappresentanti di Enac, Adr, delle associazioni di cittadini e dei comitati di quartiere, divisi tra favorevoli e contrari al piano.
Il progetto di mitigazione acustica rientra nel piano industriale da nove miliardi di euro presentato da Adr, che prevede interventi infrastrutturali, ambientali e di ampliamento dei terminal, tutti finanziati con risorse proprie. Una delle questioni chiave riguarda la ridefinizione di circa 150 ettari della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, pari a circa l’1% dell’area protetta, ma con un principio di “saldo zero”: le superfici sottratte saranno compensate da nuove aree verdi equivalenti.
Il piano, presentato ufficialmente nel 2021, è ancora in attesa del via libera definitivo, necessario per dare il via ai cantieri. L’obiettivo è adeguare l’aeroporto alla crescita costante del traffico passeggeri, che secondo le stime passerà dagli attuali 50 milioni a 100 milioni entro il 2046. Il nuovo assetto infrastrutturale mira a rafforzare il ruolo di Fiumicino come hub strategico internazionale, in grado di competere con gli altri grandi scali europei in espansione, ma nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini.
La realizzazione del parco archeologico e l’introduzione del piano anti-rumore rappresentano i primi passi concreti di una strategia che punta a conciliare sostenibilità e crescita economica, con una particolare attenzione alle istanze delle comunità locali.