
Inchiesta per corruzione a Latina, indagato l’assessore regionale Ghera

Scossa nella politica regionale del Lazio. L’assessore ai Rifiuti Fabrizio Ghera e il consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale, risultano indagati per corruzione nell’inchiesta avviata dalla Procura di Latina. L’indagine, che mira a far luce su un presunto sistema di favori e assunzioni in cambio di vantaggi per imprese e strutture pubbliche, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di sette persone, tra cui imprenditori e dirigenti del settore sanitario e dei rifiuti.
Al centro dell’indagine, coordinata dai magistrati pontini, vi sarebbe un incontro tra Ghera e un imprenditore legato al gruppo Cosami, società che si occupa del trattamento dei rifiuti. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’incontro potrebbe essere connesso a presunte intermediazioni illecite e favori nell’ambito di appalti e assunzioni.
Oltre a Ghera e Tiero, gli altri indagati sono Roberto Ciceroni, direttore amministrativo dell’ospedale Icot di Latina; Maurizio Marasca, gestore di un supermercato Conad dove sarebbero avvenute alcune assunzioni; e gli imprenditori Leonardo Valle, Francesco Traversa e Leonardo Morabito, tutti riconducibili al gruppo Cosami. L’ipotesi di reato contestata è quella di corruzione per l’esercizio della funzione, in concorso tra i vari soggetti coinvolti.
Dopo la diffusione della notizia, Enrico Tiero ha annunciato la propria autosospensione da ogni incarico in Fratelli d’Italia, inclusa la carica di viceportavoce regionale. In una lettera indirizzata al segretario regionale Paolo Trancassini e al senatore Nicola Calandrini, portavoce provinciale del partito, Tiero ha ammesso di aver segnalato alcuni giovani per possibili assunzioni, ma ha respinto ogni accusa di corruzione.
«Avrei asservito la mia funzione di consigliere in favore di cinque giovani di Latina – ha spiegato Tiero – segnalando i loro nomi a privati senza ricevere nulla in cambio. Ho agito per aiutare persone in difficoltà, non per ottenere vantaggi personali». Il consigliere ha aggiunto di essere «turbato ma sereno» e di confidare «nell’esito positivo degli accertamenti», precisando che la figlia, impiegata all’Icot, «è stata assunta nel 2021, ben prima della mia elezione nel 2023».
La Procura di Latina ha intanto avanzato una richiesta di arresti domiciliari per Tiero, che dovrà comparire il 16 ottobre davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio preventivo. Al momento, nei confronti di Fabrizio Ghera non risultano misure cautelari, ma la sua iscrizione tra gli indagati estende l’inchiesta ai vertici della giunta regionale guidata da Francesco Rocca. Gli inquirenti intendono accertare se vi sia stato un sistema strutturato di scambi di favori, in cui esponenti politici avrebbero agevolato imprese in cambio di assunzioni o altri vantaggi indiretti.
La notizia ha scosso gli equilibri interni a Fratelli d’Italia nel Lazio, dove la procura di Latina indaga da due anni utilizzando intercettazioni, microfoni ambientali, trojan e pedinamenti. Le prossime settimane saranno decisive per chiarire il quadro accusatorio e stabilire se il caso rimarrà circoscritto ai singoli indagati o se emergeranno collegamenti più ampi con la macchina politico-amministrativa regionale.