
Roma, centinaia di firme contro la nuova pista ciclabile di via Panama

In meno di una settimana sono state raccolte oltre 300 firme contro il cantiere della nuova pista ciclabile di via Panama, nel quartiere Parioli. La raccolta firme è partita spontaneamente dalla farmacia di piazza Ungheria, dove i clienti, appena letto il motivo della petizione, hanno appoggiato l’iniziativa senza esitazione. «Ma lei ha visto cosa c’è fuori? Auto in doppia fila, traffico ed è appena la metà di settembre», commenta Ambra, residente a viale Liegi. L’opera è accusata di generare caos viario e di cancellare circa 30 posti auto, senza reale necessità visto che in zona esisteva già un percorso ciclabile.
La richiesta dei cittadini è chiara: sospendere i lavori in via Panama e viale Maresciallo Pilsudski, avviando una valutazione di soluzioni alternative. La petizione sottolinea come l’opera rischi di compromettere la vivibilità del quartiere, creando disagi non solo ai residenti ma anche ai lavoratori. «Abbiamo iniziato giovedì scorso e in pochi giorni abbiamo superato le 300 firme», spiega Valentina Bellia, dipendente della farmacia. Non mancano adesioni da parte delle ambasciate della zona, che hanno fatto firmare i dipendenti in blocco. «Il cantiere sta impattando fortemente sulla vita delle persone, in particolare anziani e lavoratori», aggiunge Emilio Croce, ex presidente dell’Ordine dei farmacisti di Roma.
Via Panama è una via strategica per chi arriva a Roma dal nord e si dirige verso il centro, passando da Ponte Salario e via Salaria. Il cantiere, unito alla ripresa delle scuole e al traffico di settembre, ha reso la situazione ancora più critica. La congestione si ripercuote fino a via Salaria e Porta Pinciana, con effetti anche sul quartiere Trieste. «Io abito a Monte Mario – spiega la dottoressa Bellia – e pensare di arrivare in bicicletta a lavoro è impossibile». Secondo Croce, il progetto originario prevedeva la connessione tra i Parioli e Prati passando per Villa Borghese, ma l’apertura di un nuovo cantiere in un’area già servita da pista ciclabile viene considerata una scelta discutibile.
Le polemiche non riguardano solo via Panama. Anche al Flaminio è scoppiata la protesta per il progetto della ciclovia di via Guido Reni, che comporterà la cancellazione di oltre 120 parcheggi a pagamento. Qui i residenti hanno avviato una seconda petizione, contestando l’impatto del piano sulla mobilità locale. Nonostante le forti resistenze, il Campidoglio appare determinato a portare avanti il progetto, in linea con l’obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile.
Le firme continuano a crescere e il fronte del malcontento si allarga, segno che la battaglia tra auto e biciclette a Roma è tutt’altro che conclusa.