
Addio a Claudia Cardinale, icona del cinema italiano e internazionale

Il mondo del cinema piange la scomparsa di Claudia Cardinale, morta all’età di 87 anni a Némours, la cittadina a sud di Parigi dove viveva da tempo e dove aveva fondato un istituto dedicato al sostegno degli artisti contemporanei. L’attrice si è spenta circondata dai figli Patrick Cristaldi e Claudia Squitieri, lasciando un’eredità artistica immensa. Con oltre 120 film all’attivo, tra cui capolavori come Il Gattopardo, Otto e mezzo, C’era una volta il West e Rocco e i suoi fratelli, la Cardinale ha incarnato la bellezza e la forza del cinema italiano, diventando un simbolo internazionale dagli anni Sessanta in poi.
Nata a Tunisi nel 1938 da una famiglia siciliana emigrata in Nordafrica, la sua ascesa cominciò con il concorso “L’italiana più bella di Tunisi”, che la portò giovanissima a Roma. Dopo l’esordio ne I soliti ignoti di Mario Monicelli (1958), conquistò rapidamente il pubblico e i registi più prestigiosi. Fu considerata la risposta italiana a Brigitte Bardot, ma il suo talento le permise di distinguersi e di lavorare con maestri come Visconti, Fellini, Leone e Herzog, recitando al fianco di attori del calibro di Mastroianni, Sordi, Belmondo, Connery, Wayne e Lancaster. Nel 1993 ricevette il Leone d’oro alla carriera alla Mostra di Venezia, conferma di una traiettoria artistica unica.
La vita di Claudia Cardinale non fu priva di ombre e momenti difficili. Diventata madre giovanissima in seguito a una violenza, nascose per anni la verità sul figlio Patrick, prima di rivelarla in un’intervista a Enzo Biagi. Per lungo tempo legata al produttore Franco Cristaldi, negli anni Settanta scelse di rompere con il sistema che la voleva prigioniera di una carriera costruita da altri. Accanto al regista Pasquale Squitieri, con cui ebbe la figlia Claudia jr., si affermò come una donna indipendente e padrona del proprio destino. «Io non mi sono mai considerata un’attrice, ma una donna con una certa sensibilità», amava dire.
Tra i suoi personaggi indimenticabili spicca Angelica ne Il Gattopardo, resa immortale dalla celebre scena del valzer con Alain Delon, e la presenza magnetica in capolavori come Otto e mezzo e C’era una volta il West. Il suo ultimo film, nel 2022, è stato L’isola del perdono di Ridha Beh. Oltre alla carriera, la Cardinale si distinse per il suo impegno civile, collaborando con Unicef, Amnesty International e altre organizzazioni in difesa delle donne, dell’ambiente e nella lotta contro l’Aids. Con orgoglio rivendicava le proprie rughe, che considerava «la testimonianza della mia storia di donna, più importante di qualsiasi successo cinematografico».
Claudia Cardinale lascia un vuoto profondo nel cinema mondiale, ma la sua figura resterà per sempre simbolo di fascino, coraggio ed eleganza senza tempo.