
Roma, 50mila a Termini in sciopero pro Gaza: il corteo blocca la Tangenziale

A Roma, oltre 20mila persone si sono ritrovate già in mattinata in piazza dei Cinquecento per lo sciopero generale indetto dall’Unione sindacale di base in sostegno della popolazione di Gaza. La piazza, gremita di bandiere palestinesi, striscioni e cori per la “Palestina libera”, ha visto la partecipazione di associazioni studentesche e movimenti palestinesi. Poco dopo le 13 il sit-in si è trasformato in un corteo che, da via Cavour, ha raggiunto Porta Maggiore. Il numero dei manifestanti è cresciuto progressivamente fino a toccare (secondo gli organizzatori) i 50mila partecipanti.
La marcia ha proseguito lungo lo Scalo San Lorenzo, fino a occupare la Tangenziale est, paralizzando la circolazione. Alcune auto sono state fermate dai manifestanti che hanno rivendicato l’azione: “Lo avevamo detto e l’abbiamo fatto”, hanno dichiarato gli attivisti del Collettivo Osa. L’Atac ha comunicato forti disagi al trasporto pubblico con linee bus e tram deviate, limitate o sospese.
La protesta ha visto un forte coinvolgimento delle scuole e delle università. Diversi istituti sono rimasti chiusi e i genitori hanno organizzato iniziative davanti agli ingressi per poi unirsi alla mobilitazione. Dal Colosseo è partito il corteo dei liceali, mentre gli universitari hanno manifestato da piazzale Aldo Moro, bloccando l’accesso all’ateneo con fumogeni e transenne. “Dalla parte dei popoli in lotta, dalla parte della Palestina: oggi studenti e operai si riprendono le piazze di questo Paese”, hanno scandito al megafono.
La Questura ha disposto la chiusura della metro Termini dalle 8 alle 14.30 e quella della stazione di Repubblica dalle 11.30. In piazza dei Cinquecento le forze dell’ordine sono rimaste schierate per garantire la sicurezza del nodo ferroviario. Nel pomeriggio, altre iniziative hanno animato la città, tra cui una “passeggiata religiosa in sostegno di Gaza” con circa 100 partecipanti da via del Quirinale fino a piazza di Sant’Ignazio. Intanto dai quartieri di Roma sono partiti otto diversi cortei confluiti a Termini. “Siamo tantissimi – racconta Vincenzo, arrivato dall’Alberone – ci siamo divisi in cortei che hanno percorso varie zone della città”.
La giornata di mobilitazione ha mostrato una capitale attraversata da tensioni e rivendicazioni, con piazze gremite e arterie bloccate per chiedere pace e giustizia in Medio Oriente. Con buona pace di chi, invece, voleva semplicemente andare a lavoro e tornare poi a casa e ha dovuto fare i conti con code chilometriche, disservizi e blocchi dei trasporti. Come se non bastassero le code e i disservizi che a Roma sono quotidiani, senza bisogno di cortei o scioperi.