
Bonus rivendite di giornali: contributo fino a 4.000 euro nei comuni senza edicole

Nei comuni dove mancano le edicole tradizionali arriva un sostegno pensato per non spegnere la rete di vendita della stampa. Dopo il bonus dedicato ai chioschi, il Dipartimento per l’Editoria guidato da Alberto Barachini sblocca il contributo fino a 4.000 euro per bar, supermercati e altri esercizi che vendono giornali in modo non esclusivo. Una misura attesa dal settore e ora operativa con il decreto attuativo registrato dalla Corte dei Conti. «Portare l’informazione vicino alle persone ha un valore fondamentale per la nostra democrazia… Rendere più capillare la diffusione delle notizie è una priorità», sottolinea Barachini.
Il contributo rimborsa fino al 60% delle spese 2024 (tasse, energia, internet, telefonia, POS, ammodernamento tecnologico) fino a 4.000 euro per ciascun esercente. La misura è riservata ai comuni privi di edicole: l’elenco sarà pubblicato pochi giorni prima dell’apertura del bando sul sito del Dipartimento per l’Editoria. Il plafond dedicato è di 3 milioni di euro, che si sommano ai 10 milioni già destinati alle edicole classiche (circa 5.000 domande già in istruttoria).
La finestra per candidarsi va dal 15 ottobre (ore 10) al 13 novembre (ore 17), esclusivamente online sul portale Impresa in un giorno (impresainungiorno.gov.it). Per orientarsi: verificare di rientrare in un comune senza edicole, raccogliere la documentazione delle spese 2024 ammissibili, accedere con SPID/CIE, compilare la richiesta e inviarla entro la scadenza. L’erogazione avverrà nei limiti delle risorse disponibili, secondo l’ordine e le modalità indicate dal decreto attuativo.
Dei 17 milioni complessivi per la rete, 4 milioni puntano a sostenere la distribuzione nei piccoli comuni (fino a 5.000 abitanti): 800 euro per ogni comune servito, che diventano 1.000 euro nelle aree interne (come la dorsale appenninica), spesso colpite da spopolamento e scarsa dotazione di servizi. Parallelamente sono stanziati oltre 65 milioni per le società editrici, con un contributo straordinario di 10 centesimi per ogni copia cartacea venduta nel 2023 (anche in abbonamento e presso punti di vendita non esclusivi).
L’obiettivo è frenare l’emorragia di edicole e rivendite: secondo Sinagi, in 15 anni si è passati da oltre 38.000 giornalai “esclusivi” a circa 11.000: oltre sette su dieci hanno chiuso, soprattutto nei piccoli centri. «Il reddito medio di un’edicola oggi si aggira attorno ai 900 euro… Non stupisce che al pensionamento il chiosco chiuda senza subentri», spiega Giuseppe Marchica (Sinagi). A pesare sono costi e tasse in aumento, burocrazia, concentrazione della distribuzione e meno nuovi lanci editoriali, oltre alla concorrenza dell’online. L’estensione del bonus ai punti vendita non esclusivi nei comuni scoperti mira proprio a tenere accesa la luce dell’informazione dove rischia di spegnersi.