
Roma, non accetta la separazione e si barrica in casa armato

Attimi di paura all’Infernetto, quartiere residenziale a sud di Roma. Un uomo di 59 anni, italiano, si è barricato in casa con cinque pistole e due fucili, minacciando il suicidio dopo una lite con la moglie che aveva appena annunciato la volontà di separarsi. L’allarme è scattato nella tarda mattinata di ieri, quando alcuni vicini hanno contattato il 112 preoccupati dalle urla provenienti dalla villetta di via Merano e sapendo che l’uomo deteneva legalmente delle armi.
Secondo quanto ricostruito, il litigio è scoppiato quando la donna ha comunicato al marito l’intenzione di mettere fine al matrimonio. L’uomo ha provato a farle cambiare idea, ma il confronto è degenerato. “Temiamo possa succedere qualcosa di grave. In quella casa ci sono armi”, ha riferito un vicino agli operatori del numero di emergenza. La segnalazione è stata immediatamente raccolta dalla polizia del Decimo distretto, che ha confermato il possesso del porto d’armi da parte dell’uomo, appassionato di tiro dinamico.
In pochi minuti via Merano è stata completamente isolata. Sul posto sono arrivate diverse pattuglie della polizia, un’ambulanza del 118 e i vigili del fuoco. Mentre la moglie riusciva a mettersi in salvo, il marito si è chiuso in casa da solo, in stato di forte agitazione. A quel punto è iniziata una delicata trattativa telefonica condotta dal commissario capo Fabrizio Petrucci, che si è messo in contatto diretto con l’uomo attraverso il cellulare fornitogli dalla donna.
La conversazione è andata avanti per circa due ore, in un clima di crescente preoccupazione. L’uomo, in preda alla disperazione, ha più volte dichiarato l’intenzione di togliersi la vita. La situazione si è sbloccata quando ha accettato di far entrare in casa il commissario, dando fiducia a Petrucci, che ha proseguito il dialogo faccia a faccia, lontano da occhi indiscreti.
Grazie alla professionalità e alla calma del funzionario di polizia, la crisi si è conclusa senza spargimento di sangue. L’uomo ha consegnato le armi e ha acconsentito ad essere accompagnato all’ospedale Grassi per una serie di accertamenti medici. Tutto il vicinato, rimasto con il fiato sospeso per ore, ha tirato un sospiro di sollievo. “È sempre stato un uomo perbene”, hanno raccontato alcuni residenti, sottolineando l’assenza di precedenti penali.
Il 59enne è stato denunciato a piede libero. Gli agenti hanno sequestrato le sette armi da fuoco, tutte regolarmente detenute, mentre i servizi sociali potrebbero essere coinvolti per monitorare la situazione familiare. L’episodio riaccende i riflettori sulla necessità di un maggiore supporto psicologico nei casi di crisi coniugale e sulla delicatezza delle situazioni che coinvolgono armi da fuoco in contesti domestici.