
Roma, le occupazioni di alloggi e palazzi costano 1 milione di euro

Il Campidoglio sarà il principale beneficiario delle risorse statali destinate a compensare i Comuni per il mancato gettito Imu sugli immobili occupati. A Roma andranno infatti poco più di 1 milione di euro, quasi la metà dei 2,4 milioni distribuiti a livello nazionale con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia.
Il fondo è stato istituito con la manovra 2023 per sostenere i Comuni senza gravare ulteriormente sui contribuenti che già subivano la perdita legata all’occupazione degli immobili. Roma guida la classifica con oltre 1 milione di euro, seguita da Milano (quasi 600mila). Più distaccate Tivoli con 155mila euro e Torino con 113mila: ma considerate le dimensioni, il caso della città laziale è emblematico. Molto più modeste le somme destinate a città come Firenze e Genova (circa 12mila euro ciascuna) o Palermo e Napoli, rispettivamente con 11.900 e 10.700 euro.
Non tutti i casi di occupazione generano automaticamente esenzioni e ristori. Per non pagare l’Imu, infatti, l’immobile deve risultare né utilizzabile né disponibile, e il proprietario deve aver sporto denuncia alle autorità. Le dichiarazioni Imu e quelle relative agli enti non commerciali sono state incrociate con dati su aliquote, base imponibile e quote di proprietà per calcolare con precisione le compensazioni.
Il sistema, pur con un fondo complessivo da 62 milioni di euro, ha portato per ora a ristori molto limitati: appena 229 casi elaborati e risorse distribuite a 142 amministrazioni comunali.
Nel Lazio sono 16 i Comuni che riceveranno fondi. Oltre a Roma e Tivoli, ci sono piccole realtà come Zagarolo (52 euro), Ardea (287 euro), Aprilia (460 euro), Ponza (579 euro), Santa Marinella (1.127 euro), Cerveteri (1.442 euro) e San Felice Circeo (1.585 euro). Tra le cifre più consistenti, Albano Laziale (1.876 euro), Latina (9.864 euro) e Anzio, che supera i 10mila euro.
Il provvedimento conferma quanto la questione delle occupazioni abusive, stimata in circa 30mila immobili a livello nazionale, rappresenti un nodo rilevante non solo dal punto di vista sociale e giudiziario, ma anche per gli equilibri finanziari delle amministrazioni locali.