
Roma, flop della manifestazione pro-Pal. Ma si prepara un autunno caldo

La piazza romana torna ad accendersi con la mobilitazione pro-Palestina. In Campidoglio, gli attivisti della “rete antisionista” hanno aperto un collegamento con una delle imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla, partita dalla Sicilia con destinazione Striscia di Gaza. Il collegamento è stato salutato dallo scoppio dell’applauso e degli slogan “free Palestine”: ma se gli organizzatori speravano in una mobilitazione popolare, le loro attese sono andate completamente deluse.
Ieri in piazza erano infatti appena trecento persone: studenti palestinesi, attivisti della lotta per la casa, militanti di Potere al Popolo (presente la portavoce Marta Collot) e i ragazzi del centro sociale La Strada di Garbatella, colpiti giovedì notte da un attentato con bomba carta. Non una grande prova di consenso alla galassia “Pro-Pal”, dopotutto. Una presenza certamente più contenuta rispetto alla manifestazione del 9 settembre all’Esquilino, conclusasi con tafferugli a San Lorenzo. All’appello mancavano appunto gli studenti e i gruppi liceali, che secondo gli inquirenti della Digos e dell’Arma potrebbero rappresentare i fronti più attivi del “settembre caldo” e che probabilmente hanno preferito godersi al mare l’ultima domenica di vacanza invece di manifestare per Gaza.
Il calendario delle tensioni è già segnato. Il 22 settembre i portuali di Genova hanno indetto lo sciopero generale di tutte le categorie, che potrebbe coinvolgere anche scuole e università. A La Sapienza e a Roma Tre i collettivi stanno discutendo forme di adesione, mentre nei licei Visconti e Virgilio sono già apparsi i primi segnali di protesta. Al liceo Manara, a Monteverde, è stata esposta una bandiera palestinese. Lo scenario è quello di un autunno in cui la mobilitazione dei gruppi di estremisti di sinistra rischia di bloccare l’attività scolastica in varie scuole.
Il punto culminante sarà il corteo nazionale del 4 ottobre, in programma a Roma con lo slogan “stop genocidio”, a tre giorni dall’anniversario dell’attacco di Hamas al festival israeliano “Supernova” del 7 ottobre 2023. Intanto la città resta sotto osservazione: il centro storico è blindato in occasione della Giornata europea della cultura ebraica, con eventi tra il Ghetto e l’Isola Tiberina. Le forze dell’ordine si concentreranno anche sui presidi in periferia, al Pigneto e a Torpignattara, dove è previsto un “primo sciopero di quartiere autorganizzato”.
Sul fronte opposto, gli episodi di intimidazione contro i militanti pro-Palestina – come la bomba carta a Garbatella – alimentano il timore di una spirale di azioni contrapposte. Una tensione crescente che mette Roma sotto la lente di sicurezza nazionale, con il rischio di nuove frizioni nelle prossime settimane.