
Roma, controlli sui bed and breakfast: scoperte 500 strutture irregolari

Il fenomeno delle strutture extralberghiere a Roma continua a crescere, non solo nel centro storico ma anche in quartieri come Trastevere, Termini, Testaccio, Ostiense e Portuense. Una rete vasta di b&b, case vacanze e appartamenti turistici, che spesso sfugge alle regole. Dall’inizio del 2025, il Reparto tutela turismo della Polizia Locale ha effettuato oltre 2.500 controlli: quasi 480 strutture – circa il 20% – presentavano irregolarità.
Le violazioni più comuni riguardano l’assenza di autorizzazioni, l’aumento della capacità ricettiva rispetto a quella dichiarata, la mancata comunicazione degli ospiti e persino abusi edilizi. Non mancano i casi più gravi: oltre 30 notizie di reato per violazioni all’articolo 109 del Tulps, legate alla registrazione degli alloggiati, e per assenza di certificati antincendio. A oggi, sono state disposte circa 50 chiusure di attività irregolari.
Il problema non si limita alle irregolarità amministrative. Nel mirino c’è anche l’evasione del contributo di soggiorno, che in otto mesi ha generato un mancato incasso superiore a 900 mila euro per le casse comunali. Gran parte è stata recuperata, ma in tre casi i titolari sono stati segnalati alla Corte dei Conti per inadempienza nonostante la diffida.
Restano sotto esame 150 strutture con anomalie contabili e amministrative. Preoccupano inoltre le strutture fantasma, alloggi mai registrati ufficialmente ma attivi sulle piattaforme online, spesso utilizzati da turisti stranieri. L’attenzione dei vigili si concentra anche sulle famigerate “keybox”, sistemi di consegna chiavi automatizzati: su 900 controlli, molte risultano fuori norma. In parallelo, proseguono le verifiche sui Codici identificativi nazionali (Cin), obbligatori ma frequentemente elusi.
Di fronte a numeri crescenti, l’assessore al Turismo Alessandro Onorato sottolinea l’impegno dell’amministrazione: «In 3 anni e 10 mesi abbiamo fatto più controlli rispetto al decennio precedente. Rispettare le regole significa valorizzare le esperienze dei visitatori, migliorare la vita dei residenti e garantire concorrenza leale agli imprenditori onesti, che per fortuna sono la maggioranza».
Onorato ricorda anche il peso economico del settore: «Il turismo a Roma ha generato nel 2024 13,3 miliardi di euro, con oltre 100 mila lavoratori impiegati. È una risorsa che va gestita con equilibrio, rendendola compatibile con la vita della città. Per questo collaboriamo con le forze dell’ordine per garantire sicurezza e legalità». I controlli saranno ulteriormente rafforzati, nella consapevolezza che il turismo rappresenta una ricchezza ma necessita di regole chiare e rispettate, a tutela sia dei visitatori che dei residenti.