
Metromare in tilt per nove ore, caos e ressa: arriva la polizia

Una giornata da incubo per migliaia di romani e turisti si è consumata sabato sulla linea Metromare, l’ex ferrovia Roma-Lido che collega Ostia al centro della Capitale. Un guasto alla rete aerea ha causato lo stop della circolazione per quasi nove ore, costringendo i passeggeri a spostarsi con bus sostitutivi insufficienti e poco segnalati. Il caos ha generato tensioni e ressa, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
L’interruzione del servizio è iniziata alle 13 con una riduzione della tratta tra Magliana e Colombo, per poi estendersi fino a lasciare inattivo gran parte del percorso, da Porta San Paolo ad Acilia. «Non c’era un addetto, non un cartello, niente», ha denunciato un passeggero esasperato. Decine di persone, tra cui anziani e turisti, sono rimaste bloccate senza informazioni chiare. Nel tardo pomeriggio, il disagio è esploso: affollamenti alle fermate, navette introvabili e lunghe attese. A Porta San Paolo la stazione è rimasta chiusa a lungo, mentre ad Acilia e Casal Bernocchi polizia, carabinieri e agenti della municipale hanno dovuto presidiare per riportare la calma.
Il disservizio non resterà un episodio isolato. La linea sarà nuovamente interrotta nel prossimo fine settimana, tra Porta San Paolo e Vitinia, per consentire il posizionamento del nuovo ponte Giulio Rocco, alla Garbatella, danneggiato dal sisma del 2016. L’opera, dal valore di 4,8 milioni di euro, prevede una struttura in carpenteria metallica di 700 tonnellate che verrà collocata con una complessa manovra tecnica. Il completamento dei lavori è previsto entro la fine dell’anno.
Non mancano, tuttavia, segnali positivi: ad agosto è stata inaugurata la nuova stazione Acilia Sud-Dragona, pensata per un quartiere densamente popolato. In autunno partiranno i cantieri per altre due fermate: Giardino di Roma e Torrino-Mezzocammino, nell’ottica di rafforzare i collegamenti nell’area sud della città.
Il vero nodo resta però quello del materiale rotabile. Attualmente la Metromare dispone di appena otto convogli, spesso soggetti a guasti per l’età avanzata. La Regione Lazio ha avviato una gara per 38 nuovi treni, finanziata in parte con fondi del Pnrr per un totale di 282 milioni di euro. I primi due convogli sarebbero dovuti entrare in servizio entro fine 2023, ma non sono mai arrivati. Una situazione che rischia di trasformarsi in un boomerang: l’apertura di nuove stazioni, senza un aumento del parco mezzi, potrebbe tradursi in tempi di percorrenza più lunghi e affollamenti cronici.
Mentre i cantieri avanzano, i pendolari restano quindi ostaggio di un servizio ancora fragile, sospeso tra promesse di rilancio e disagi quotidiani.