
Assale e ferisce un autista Atac con una sega, arrestato 30enne marocchino

Scene da film dell’orrore venerdì sera a Borgata Fidene, dove un autista Atac di 41 anni è stato aggredito con una sega lunga oltre 40 centimetri da un passeggero. L’episodio è avvenuto intorno alle 19.30 al capolinea di largo Fausta Labia, sulla linea 80.
La vittima, un romano sposato e con figli, aveva appena chiesto a un uomo, un cittadino marocchino di 30 anni, di non fumare a bordo del bus fermo al capolinea. Lo straniero ha spento la sigaretta, ma pochi istanti dopo ha estratto l’arma e ha iniziato a colpire l’autista. «Pensavo di morire… ero ricoperto di sangue», ha raccontato il conducente agli investigatori.
L’intervento tempestivo di alcuni colleghi dell’Atac ha impedito che l’aggressione degenerasse in tragedia. I dipendenti sono riusciti a tenere a bada l’uomo fino all’arrivo di una pattuglia della polizia, giunta sul posto a sirene spiegate.
L’aggressore, già pregiudicato e senza fissa dimora, non ha voluto arrendersi ed è stato immobilizzato solo dopo che un agente ha utilizzato lo spray urticante. Nel frattempo, l’autista, in stato di choc e insanguinato, è stato soccorso e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sandro Pertini, dove i medici hanno suturato le ferite e lo hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Interrogato al commissariato, il 30enne non ha voluto spiegare la provenienza della sega né i motivi dell’aggressione. Gli inquirenti ipotizzano che possa aver agito sotto l’effetto di alcol o droghe e che l’arma sia stata rubata da un cantiere. L’uomo, che già era noto alle forze dell’ordine per essersi reso protagonista di altre aggressioni per futili motivi, è stato arrestato per tentato omicidio e trasferito in carcere a Regina Coeli. A suo carico ci sono numerose testimonianze, compresa quella della vittima.
L’autista, ancora scosso, ha confidato al personale sanitario la sua preoccupazione: «Il mio lavoro è diventato troppo rischioso». Un sentimento condiviso da molti colleghi, che chiedono maggiore sicurezza per il personale di bordo, soprattutto nelle ore serali.