
Amichevoli, con un goal di Soulè la Roma supera l’Everton

La Roma chiude il tour inglese con una vittoria di misura contro l’Everton, grazie a una giocata di classe di Matias Soulé. Un passo avanti rispetto al ko con l’Aston Villa, ma il lavoro di Gian Piero Gasperini è ancora all’inizio. La squadra mostra maggiore equilibrio tattico e una migliore condizione fisica, ma la mancanza di alcuni innesti pesa, soprattutto in ruoli chiave.
All’Hill Dickinson Stadium, nuovo impianto affacciato sul fiume Mersey e fiore all’occhiello del club inglese, i Friedkin hanno seguito da vicino la prestazione delle loro due squadre: in questo senso, pur se amichevole, Everton-Roma per loro era una partita in famiglia. Sugli spalti circa 500 tifosi romanisti hanno rotto il silenzio di un pubblico locale accorso più per l’inaugurazione del nuovo stadio che ha sostituito il caro, vecchio Goodison Park, che per la partita in sè. La Roma, apparsa più sciolta rispetto alla deludente prova contro i Villans, ha cercato di mantenere i principi gasperiniani: pressing alto, squadra corta e aggressività costante. Tuttavia, il tecnico ha potuto contare su una rosa ancora incompleta e ha scelto di schierare una formazione molto vicina a quella che affronterà il Bologna all’esordio in Serie A.
Il gol partita arriva al termine di una delle azioni più convincenti della gara: Mancini serve Soulé, che punta l’avversario, lo salta e piazza il pallone all’angolino. Una rete alla “Soulé”, impreziosita da un dribbling secco e da grande freddezza in area. L’argentino sfiora anche il raddoppio con una giocata simile e conferma di essere uno dei più in forma del gruppo. Buona la prova di El Aynaoui, adattato nel ruolo di trequartista di sinistra, ma la sua generosità non basta a colmare il vuoto tecnico di quella posizione, dove manca un giocatore capace di creare superiorità costante.
Se Dovbyk ha lavorato molto in pressing senza mai rendersi pericoloso, altri hanno offerto spunti incoraggianti: Wesley in ripresa dopo un primo tempo opaco, Ghilardi sicuro in difesa e Cristante sempre nel vivo dell’azione. L’Everton, privo di fuoriclasse, ha offerto un buon test senza mettere troppo in difficoltà i giallorossi. Gasperini, pur soddisfatto del lavoro svolto a Burton, attende rinforzi: “Ci serve ancora qualcosa per completare la squadra”, è il messaggio implicito dopo il match. Le prossime settimane saranno decisive per consegnargli l’attaccante e gli altri innesti richiesti, così da trasformare questi segnali in certezze per il campionato.