
Ultimo fa sold out non solo all’Olimpico ma anche a San Basilio

C’è chi ride e chi si emoziona. A San Basilio, un quartiere del nord-est di Roma, si è vissuto un evento che ha unito tutti, dalla pioggia battente alla musica di Ultimo, giovane cantautore romano che ha appena raggiunto un incredibile traguardo. A Largo Paolo Panelli, ormai noto come il “parchetto di Ultimo”, un pubblico di fan è accorso per assistere al concerto che sarebbe stato trasmesso in diretta sul maxi schermo, in mezzo a una folla che non ha esitato a sfidare le intemperie pur di partecipare a un momento unico.
Il concerto di sabato ha segnato un nuovo record per Niccolò Moriconi – conosciuto come Ultimo – che ha conquistato lo stadio Olimpico per la decima volta, diventando l’artista più giovane di sempre a raggiungere questo traguardo. Anche nel parchetto di San Basilio, tra pizzerie e bar solitamente chiusi la domenica, i fan non si sono lasciati scoraggiare. Con ombrelli, k-way e una certa dose di determinazione, hanno preso d’assalto i biglietti gratuiti, che si sono esauriti in venti minuti, per una serata che ha mescolato popolarità e underground. E così Ultimo ha saputo conquistare i cuori di 7.000 spettatori, che hanno affrontato la pioggia pur di vederlo “sotto casa”
Tra gli spettatori, ognuno ha una canzone che lo rappresenta. “La mia canzone è ‘Altrove’ perché è significativa”, racconta una spettatrice di 50 anni, mentre un 16enne non nasconde l’entusiasmo: “Siamo venuti qua sotto la pioggia, non possiamo perderci l’annuncio di stasera”. La serata è infatti anche l’occasione per conoscere meglio il grande progetto del cantante: come da previsioni, l’annuncio ha riguardato il mega-concerto del 4 luglio 2026 all’arena di Tor Vergata, un evento che si preannuncia monumentale, con un pubblico atteso di almeno 120.000 persone.
La folla è variegata: ci sono adulti, adolescenti, nonni e bambini. C’è chi apprezza il fatto che Ultimo protegga la sua vita privata. “Mi piace che lui parli poco della sua vita privata, è una qualità che mi affascina”, afferma una fan 21enne, che aspetta con impazienza la canzone “La finestra di Greta”. Ma anche tra chi è senza biglietto e si limita ad ascoltare da lontano, l’emozione è palpabile.
Sotto la pioggia battente, anche i poliziotti del commissariato locale, abituati a tutt’altro tipo di servizi, non possono fare a meno di notare che qualcosa di speciale sta accadendo. L’evento, sebbene all’apparenza semplice e popolare, ha il fascino di un concerto underground, alla stregua di quelli organizzati dai Radiohead in piccoli pub o dai Cure a Londra, dove l’ingresso era gratuito ma limitato.