
Esplosione a Ostia: un ordigno artigianale distrugge un cassonetto

Un’esplosione ha scosso Ostia nella notte tra venerdì e sabato, svegliando i residenti e lasciando la zona in stato di allarme. Alle 3.30, un ordigno rudimentale è stato piazzato in un cassonetto dell’immondizia in via Costanzo Casana, nei pressi del civico 63. Il boato che ne è seguito ha fatto tremare le finestre dei palazzi circostanti e ha allertato immediatamente i carabinieri della compagnia locale, che sono giunti sul posto insieme ad equipaggi di pattuglia. “Non escludiamo alcuna pista, ma al momento non abbiamo identificato il destinatario del petardo,” hanno dichiarato gli investigatori. A destare preoccupazione è il fatto che l’esplosione sia avvenuta proprio davanti a un palazzo che ospita circa cinquanta famiglie, molte delle quali saranno ascoltate per cercare di capire se qualcuno fosse il bersaglio dell’attacco.
L’esplosione ha destato grande apprensione tra i residenti di Nuova Ostia, che, svegliati di soprassalto, temevano che si fosse verificato un grave incidente. Alcuni sono scesi in strada per verificare cosa fosse accaduto e sono stati subito raggiunti da numerose pattuglie dei carabinieri. La preoccupazione è aumentata quando, oltre agli agenti in loco, altre “gazzelle” hanno iniziato a setacciare il quartiere nella speranza di trovare tracce utili. Tuttavia, i responsabili sono riusciti a fuggire senza lasciare alcuna traccia evidente.
Questo episodio non è un caso isolato. Residenti e commercianti della zona riferiscono di altri boati notturni sentiti nei giorni precedenti. La crescente preoccupazione è alimentata anche da altri recenti episodi, come attentati dinamitardi avvenuti nelle ultime settimane. Il 27 giugno, ad esempio, un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere sotto un’auto, causando il suo incendio e provocando ustioni al proprietario. Ancora più inquietante è il fatto che alcuni residenti abbiano associato l’esplosione di via delle Azzorre alla presenza di narcos nella zona, tanto che le indagini sono state affidate alla Distrettuale Antimafia.
Gli investigatori non lasciano nulla al caso. Sul luogo dell’esplosione, sono intervenuti anche gli esperti della polizia scientifica per cercare tracce sul cassonetto distrutto. È probabile che le telecamere di sorveglianza, installate in alcune attività commerciali nelle vicinanze, possano fornire indizi importanti per individuare il responsabile. “Sarà un lavoro lungo, ma l’analisi dei filmati potrebbe portare a una svolta,” ha spiegato uno degli inquirenti. Mentre le indagini proseguono, la zona di Ostia resta sotto osservazione, in attesa che vengano svelati i motivi di questa escalation di violenza e intimidazioni.