
Esplosione al distributore in via dei Gordiani, è morto Claudio Ercoli

È morto Claudio Ercoli, 67 anni, uno dei feriti più gravi dell’esplosione del distributore di carburanti in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino a Roma, avvenuta venerdì scorso. L’uomo, ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale Sant’Eugenio, non ce l’ha fatta nonostante un delicato intervento chirurgico e le cure intensive. A renderlo noto è stata la Asl Roma 2, confermando che Ercoli aveva riportato ustioni di terzo grado sul 55% del corpo.
“L’équipe medica e chirurgica ha messo in atto ogni possibile trattamento intensivo e specialistico, ma le condizioni cliniche del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, causato dalla gravità delle lesioni riportate”, si legge nella nota ufficiale.
Claudio Ercoli era stato estratto dalla sua auto in fiamme da un carabiniere, che lo aveva soccorso tra le lingue di fuoco e lo aveva accompagnato al pronto soccorso a bordo di una pattuglia. Le sue condizioni erano apparse da subito le più gravi.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso cordoglio alla famiglia: “Con profondo dolore ho appreso della tragica scomparsa di Claudio Ercoli. In questo momento di tristezza, tutta la città si unisce nel cordoglio per questa perdita”, ha dichiarato. “Esprimo il mio profondo cordoglio e la vicinanza della Regione Lazio alla famiglia di Claudio Ercoli, il lavoratore tragicamente scomparso in seguito all’esplosione della pompa di GPL a Roma. La sua morte, avvenuta dopo giorni di lotta tra la vita e la morte, ci colpisce profondamente. Quanto accaduto è una tragedia che richiama l’urgenza di mantenere altissimi gli standard di sicurezza in ogni luogo di lavoro. Mi auguro che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente“. Lo ha dichiarato in una nota Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. “Alla famiglia, ai colleghi e a chi gli ha voluto bene va il nostro pensiero e il nostro abbraccio più sincero. Ci tengo anche a ringraziare tutti gli operatori sanitari che, in questi giorni, hanno assistito lui, così come gli altri feriti, con grande professionalità, tenacia e dedizione“.
L’altro uomo rimasto gravemente ustionato presenta ustioni sul 25% del corpo. Secondo la Asl, le sue condizioni restano critiche ma stabili, con prognosi riservata. Nel pomeriggio, presso il policlinico Umberto I, verranno operati i due agenti di polizia – Marco Neri e Francesco D’Onofrio – anch’essi feriti nell’esplosione e ricoverati con ustioni serie.
In un primo momento si era erroneamente parlato di un coinvolgimento di dipendenti Eni, ma la società ha chiarito in una nota ufficiale: “L’impianto non è di proprietà di Eni. Si tratta di una stazione di servizio della società Ecogasauto srl che utilizza il marchio Eni”. L’azienda ha ribadito che la gestione e il trasporto del GPL sono a carico esclusivo di Ecogasauto.
Con la morte di Claudio Ercoli, la comunità di Villa Gordiani perde una figura storica, un uomo apprezzato e conosciuto. La dinamica dell’esplosione è ancora al vaglio degli inquirenti, ma le testimonianze dei soccorritori e dei residenti confermano la violenza dell’impatto. Nel frattempo, l’attenzione resta alta anche sulle condizioni degli altri feriti e sull’eventuale presenza di irregolarità nella gestione dell’impianto. Intanto, Roma si stringe nel dolore per una vittima che, fino all’ultimo, ha lottato per la vita.