
Nuove intimidazioni mafiose a Ostia: a fuoco auto e moto in via delle Sirene

Ostia, il litorale di Roma, si trova nuovamente al centro di atti di violenza e intimidazioni. Negli ultimi giorni, una serie di incendi e attacchi, tra cui il danneggiamento di veicoli e il lancio di ordigni incendiari, ha scosso la comunità locale. La zona, già segnata in passato da fenomeni di criminalità organizzata, vive oggi una nuova fase di incertezze, con i residenti preoccupati per il crescere della violenza. Gli episodi, che sembrano collegarsi a un ambiente di minacce mafiose, potrebbero segnare un ritorno delle intimidazioni tipiche dei clan criminali che agiscono nella capitale.
La notte tra mercoledì e giovedì, un violento incendio ha coinvolto quattro motorini e due auto in via delle Sirene. Le fiamme sono divampate rapidamente, portando danni a diversi veicoli parcheggiati. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di atti incendiari e intimidatori che hanno colpito la zona nelle ultime tre settimane. Tra gli attacchi più inquietanti, il danneggiamento della palestra dell’ex campione di boxe Gianni Di Napoli, legato ai traffici di narcotraffico di bande locali. Questi incidenti sembrano connotare un clima di rivalità tra i clan che agiscono nel litorale.
Oltre agli incendi, la comunità di Ostia è stata scossa da altri episodi di violenza. Pochi giorni prima un brasiliano di 40 anni è stato brutalmente picchiato e torturato da presunti membri di bande criminali locali, subendo fratture, lesioni e mutilazioni. Il suo corpo è stato ritrovato in un carrello della spesa con un cartello appeso al collo che lo accusava di essere “un infame”. Questo tipo di punizione è tipico delle batterie dello spaccio, come quelle operanti sotto il controllo di clan come i Senese e i Bennato, noti per la loro crudeltà nei confronti di chi non paga i debiti. Inoltre, un altro episodio preoccupante ha visto l’uso di una bottiglia incendiaria per attaccare un ristorante di via di Castelfusano. Nonostante il vulcanologo colpito nell’attacco fosse estraneo alla vicenda, l’obiettivo sembrava essere proprio il ristorante, già preso di mira in passato.
Le forze dell’ordine stanno cercando di fare luce sugli incendi a via delle Sirene e sugli altri episodi per stabilirne un eventuale collegamento, ma le indagini sono ancora nelle fasi iniziali. Il legame tra i vari atti di violenza non è chiaro, ma la pista dolosa per gli incendi rimane la più probabile. La tensione tra i residenti cresce e la richiesta di maggiore sicurezza diventa sempre più forte. I cittadini di Ostia, che avrebbero voluto godere della tranquillità del mare, si ritrovano a dover fare i conti con una nuova ondata di minacce e violenza mafiosa. Una riunione del comitato provinciale per la sicurezza è stata convocata per il 9 luglio, mentre il 11 luglio si terrà una fiaccolata per ribadire che Ostia non è mafiosa e per chiedere la rimozione della criminalità dal litorale.