
Metro C, via libera alla tratta T2: 4 nuove stazioni da Venezia a Clodio

Roma compie un nuovo passo verso una mobilità più moderna e integrata. Con l’ordinanza 10/M, il Commissario straordinario per le grandi opere, l’architetto Maria Lucia Conti, ha approvato il progetto definitivo della tratta T2 della Linea C della metropolitana. Si tratta di un intervento strategico: 4 chilometri di tracciato e quattro nuove stazioni tra piazza Venezia e Clodio, che finalmente collegheranno l’ansa barocca della Capitale con il trasporto pubblico di massa, completando la connessione tra le linee A e B.
Attualmente sono in costruzione le stazioni Porta Metronia e Colosseo, con quest’ultima che permetterà l’interconnessione con la linea B. Il progetto approvato prevede la prosecuzione del tracciato da piazza Venezia, dove è già operativo un cantiere imponente, passando per via del Plebiscito e corso Vittorio Emanuele.
Qui sorgerà la stazione di Chiesa Nuova, pensata come una vera stazione-museo su sei livelli a 43 metri di profondità, al servizio di Campo de’ Fiori e piazza Navona. “Le aree espositive accompagneranno i viaggiatori tra passato e presente, con reperti archeologici visibili direttamente dalla banchina”, spiegano dal Consorzio Metro C.
Segue San Pietro, collocata nei giardini di Castel Sant’Angelo, che con i suoi 48 metri di profondità sarà la più profonda dell’intera tratta. Da qui, le gallerie attraverseranno il Tevere, passando a 25 metri sotto il letto del fiume. Più avanti, la stazione Ottaviano, tra viale delle Milizie e viale Giulio Cesare, offrirà un nuovo interscambio con la linea A, migliorando l’accessibilità al Vaticano.
Ultima fermata, ma non per importanza, sarà Clodio, nel quartiere della Vittoria, snodo cruciale per raggiungere la Città Giudiziaria. La fermata sarà realizzata tra viale Mazzini e via Monte Santo, su cinque livelli a 33 metri di profondità, in un contesto urbano particolarmente complesso.
L’avvio dei cantieri è previsto per l’inizio del 2026, con l’apertura simultanea delle aree di lavoro nelle quattro stazioni. Solo in seguito partirà lo scavo delle gallerie, che collegheranno l’intera tratta con la parte già esistente della linea C.
Soddisfatto il sindaco Roberto Gualtieri: «L’avvio della fase esecutiva della nuova tratta della Linea C è un passo avanti decisivo per completare un’infrastruttura fondamentale per la mobilità di Roma. Ora dobbiamo guardare avanti con la stessa determinazione per avviare anche i lavori della tratta T1 entro l’estate 2026».
L’obiettivo è chiaro: trasformare la Linea C in un asse metropolitano realmente funzionale e integrato, capace di connettere meglio la città e al tempo stesso valorizzare il patrimonio storico attraverso le nuove “archeo-stazioni”, pensate come spazi che uniscono funzionalità e memoria archeologica. Una sfida imponente che potrebbe cambiare il volto della mobilità romana nei prossimi anni.