
Bus ibrido dell’Atac va in fiamme al Prenestino: evacuato un palazzo

Attimi di panico a largo Telese, nel quartiere Prenestino, dove intorno alle 13 di ieri un autobus ibrido Atac di appena un anno è stato completamente avvolto dalle fiamme. Il mezzo, un Solaris da 18 metri, alimentato a diesel ed elettricità, stava rientrando in deposito e non trasportava passeggeri. Ma il rogo si è propagato rapidamente, minacciando le abitazioni vicine e causando gravi danni a un intero edificio
A bordo c’era solo l’autista, che si è accorto del fumo e ha accostato prontamente il mezzo in via Prenestina 276. “Ho fatto appena in tempo a scendere prima che il fuoco divorasse tutto”, avrebbe detto il conducente ai soccorritori. L’odore acre di gomma e vernice bruciata ha subito allarmato i residenti, che si sono affacciati dalle finestre per poi essere evacuati in fretta. Alcuni testimoni hanno visto le fiamme lambire il primo piano di un palazzo, dove i vetri di un appartamento sono esplosi a causa del calore. La facciata dell’edificio è rimasta annerita anche ore dopo l’intervento.
Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco, che hanno faticato non poco a domare il rogo. Sono stati riportati danni anche a locali commerciali adiacenti. Nessuno è rimasto ferito, ma la tensione tra i residenti è stata palpabile. Il mezzo, acquistato con fondi del Giubileo 2025, era ancora in garanzia. Atac ha avviato un confronto con il fornitore Solaris, da cui provengono 110 bus già consegnati, con altri 350 in arrivo.
Le prime analisi tecniche sembrano puntare su un malfunzionamento delle componenti elettriche montate sul tetto del veicolo, tra cui batterie ad alto voltaggio. Il surriscaldamento o un difetto di fabbrica sono le ipotesi al vaglio.
Il caso ha sollevato immediatamente le critiche dell’opposizione in Campidoglio. Il consigliere di Fratelli d’Italia Federico Rocca, presidente della Commissione Trasparenza, ha dichiarato: “Questi autobus sono nuovi ma molti restano fermi in deposito. Bisogna verificare le reali prestazioni, anche perché con l’aria condizionata accesa si dimezza l’autonomia delle batterie”.
Un’osservazione che getta ombre sulla qualità e l’affidabilità di questi nuovi mezzi, soprattutto visto il loro impiego massiccio per il Giubileo. Le indagini proseguono e i tecnici stanno effettuando accertamenti approfonditi per scongiurare che altri bus dello stesso modello possano presentare rischi simili. Intanto, l’immagine del “flambus” – termine che sembrava ormai relegato al passato – torna tristemente d’attualità.