
Il mistero attorno al presunto omicida di Villa Pamphilj

La verità sul misterioso omicidio di Villa Doria Pamphilj, dove lo scorso 7 giugno sono stati rinvenuti i corpi di una bambina di otto mesi e di una donna di circa 30 anni, si infittisce ogni giorno di più. L’uomo arrestato sei giorni dopo nell’isola greca di Skiathos, inizialmente identificato come Rexal Ford, non è in realtà chi dice di essere. Gli investigatori italiani, in collaborazione con l’FBI, hanno accertato che il vero nome dell’arrestato è Charles Francis Kaufmann, cittadino statunitense di 46 anni. Secondo le indagini, Kaufmann avrebbe utilizzato per anni l’identità di un vero regista americano per costruirsi una falsa carriera nel mondo del cinema.
“Si era presentato con moglie e figlia a un incontro con una casa di produzione romana, parlando di un documentario da girare in Italia”, racconta chi lo ha incontrato lo scorso maggio. Ma le apparenze ingannavano: l’uomo stava solo preparando la fuga da un passato oscuro.
I dettagli dell’inchiesta sono inquietanti. Kaufmann, con passaporto valido a nome di Rexal Ford, sarebbe entrato legalmente in Europa nel 2021, toccando Russia, Regno Unito e Malta. Proprio qui avrebbe conosciuto la donna trovata morta a Roma, forse russa o ucraina, secondo quanto riferito dai genitori dell’uomo. Da quella relazione sarebbe nata la bambina nel tardo 2023.
Nel frattempo, l’uomo si muoveva come un fantasma: prenotazioni in hotel mai registrate, profili social costruiti per sembrare autentici, e una vita apparentemente agiata, con carte di credito maltesi e soggiorni in zone centrali della Capitale. “Disse di essere famoso, ‘You can Google me’, ma nessuno lo conosceva davvero”, ha riferito il titolare di un’agenzia immobiliare dopo che Kaufmann mostrò interesse per un appartamento a Ponte Milvio.
Il 5 giugno, due giorni prima del ritrovamento dei corpi, l’uomo viene segnalato in via di Torre Argentina con in braccio la piccola, visibilmente provata e accaldata. Una passante chiama il 112. “Non volle che dessimo dell’acqua alla bambina”, ha raccontato una commerciante della zona. Al controllo di polizia, l’uomo dichiara che la moglie è partita. Poche ore dopo scompare, per poi riapparire in Grecia dove viene arrestato.
Durante l’interrogatorio in Grecia ha scelto il silenzio, chiedendo solo di non essere estradato in Italia. Intanto, la Procura di Roma è in attesa di conferme dagli Stati Uniti sulla veridicità del passaporto e sull’identità della donna. Resta infatti il dubbio: Kaufmann ha legalmente cambiato nome o ha ottenuto i documenti in modo fraudolento?
Le autorità italiane confidano nel suo rientro per sottoporlo agli accertamenti, a partire dal test del DNA, e ricostruire finalmente una vicenda dai contorni drammatici e ancora troppo oscuri.