
Villa Sciarra rinasce: 11 milioni per il restauro e il passaggio al Comune

Una svolta storica per uno dei parchi più amati dai romani: Villa Sciarra si prepara a una profonda rigenerazione grazie a un imponente piano di restauro da oltre 11 milioni di euro. Dopo anni di attesa e tentativi vani da parte dell’associazione “Amici di Villa Sciarra” di arginare il degrado, è arrivata la firma che ufficializza l’avvio dei lavori e, soprattutto, il passaggio di proprietà del parco da Demanio a Roma Capitale.
Per i volontari dell’associazione, impegnati dal 2019 nel tentativo di proteggere Villa Sciarra, ogni sforzo sembrava infrangersi contro un muro di burocrazia e dinieghi. Tavole rotonde, comunicazioni ignorate, difficoltà nell’ottenere permessi persino per semplici interventi di pulizia, grandi incontri con la Sovrintendenza: tutto si concludeva con un nulla di fatto, lasciando spazio all’avanzare dell’incuria, alla vegetazione incolta e, in episodi drammatici, anche agli incendi, come quello che nel 2021 aveva danneggiato la Casa del Vignarolo.
Ma la “casella del Via”, in questa vicenda, era rappresentata dal Demanio, proprietario di questo splendido parco alle pendici del Gianicolo, un luogo ricco di storia, appartenuto ai Barberini, a Maffeo Sciarra, a Giorgio Wurts e persino a Benito Mussolini. Ora, finalmente, il Campidoglio è il nuovo custode dei sette ettari di Villa Sciarra e dei suoi preziosi beni monumentali. “Restituire alla collettività luoghi come questo significa investire su bellezza, identità e qualità della vita”, ha sottolineato Tobia Zevi, assessore capitolino al Patrimonio, che ha seguito il lungo iter di acquisizione iniziato nel 2023.
Si tratta di un significativo esempio di federalismo culturale, un percorso amministrativo avviato nel 2010 per valorizzare i beni demaniali. Oggi, la firma sigilla l’accordo di valorizzazione tra Ministero della Cultura, Demanio e Roma Capitale, aprendo la strada non solo al cambio di proprietà, ma soprattutto all’avvio dei lavori di restauro finanziati con 11,3 milioni di euro provenienti dai fondi PNRR.
Gli interventi sono urgenti, a partire dalla messa in sicurezza dell’area interessata da dissesto idrogeologico. È previsto l’abbassamento della falda e il consolidamento del fronte, cause principali dei cedimenti del terreno e dei danni alle strutture. Solo in seguito si potrà procedere con il rifacimento dei viali dissestati, la sistemazione del verde e il recupero degli arredi e delle architetture danneggiate. Tornerà pienamente fruibile anche il complesso del belvedere, con le sue fontane, la loggia e il muro su Via Calandrelli, grazie alla riattivazione dell’impianto idrico e alla riapertura al pubblico.
Parallelamente, nelle aree non interessate dal dissesto, si prevedono interventi di manutenzione straordinaria del verde, il restauro degli arredi storici, il consolidamento, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione degli edifici esistenti. Un compito importante attende la Sovrintendenza capitolina, che si occuperà del recupero di sculture e fontane.
Qualcosa si sta già muovendo per la “resurrezione” di questo luogo del cuore dei romani. “A dicembre del 2024 è stato avviato un percorso di rigenerazione della Casa del Vignarolo che prevede la progettazione e gestione di un servizio di co-working e di una ludoteca. Inoltre, l’operatore che lo avrà in concessione potrà allestire e gestire un punto ristoro, ed organizzare convegni ed eventi a carattere culturale e sociale”, ha ricordato l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi. Villa Sciarra ospiterà anche un orto didattico e si prepara ad accogliere nuovamente il suggestivo filare di palme su viale Giuseppe Wern.