
Omicidio a Fregene: Stefania Camboni trovata senza vita, fermata la nuora

La tranquilla località di Fregene è stata scossa da un tragico evento. Stefania Camboni, 58 anni, è stata ritrovata morta nella sua abitazione, in un macabro scenario descritto come un “bagno di sangue”. A dare l’allarme è stato il figlio, Francesco, che ha fatto una scoperta agghiacciante rientrando a casa.
Le ultime parole di Stefania, cariche di dolore e rabbia, erano state affidate a una storia su Instagram poche ore prima del ritrovamento: “Quando cercate di ferirmi, ricordatevi che ho visto chiudere una bara con la persona più importante della mia vita”. Un messaggio che ora assume un significato ancora più inquietante alla luce degli eventi. La dinamica dei fatti presenta ancora molti lati oscuri. Il figlio, invece di allertare immediatamente i soccorsi, si è recato direttamente alla caserma dei Carabinieri, un comportamento che gli inquirenti hanno definito “anomalo”.
I sospetti degli investigatori si sono concentrati fin da subito sulla convivente del figlio, Giada Crescenzi, 31 anni, che viveva con lui al piano inferiore della villetta. Al termine di un lungo interrogatorio, la donna è stata fermata con l’accusa di omicidio. L’ipotesi principale è che Stefania sia stata uccisa nel sonno. La scena del crimine, descritta come “agghiacciante”, ha rivelato almeno quindici coltellate sul corpo della vittima, oltre a una ferita più profonda alla gola. Gli inquirenti stanno anche cercando di stabilire se la donna sia stata soffocata con dei cuscini.
Un elemento che ha colpito gli investigatori è l’assenza di rumori o liti udite dai vicini: “Non abbiamo udito rumori, né liti, tanto meno il suo cane abbaiare”. Questo dettaglio suggerisce che l’aggressore potrebbe essere una persona conosciuta dalla vittima.
Gli accertamenti del Ris sono in corso per analizzare la villetta, dove è stato trovato disordine, e l’auto di Stefania, ritrovata poco distante con un finestrino aperto. L’ipotesi di una rapina finita male non convince pienamente gli inquirenti, che non escludono una “messinscena”, data l’assenza di segni di effrazione e la presenza di denaro e oggetti di valore in casa.
Le indagini si concentrano ora sul movente. Gli inquirenti hanno ascoltato a lungo Francesco e Giada separatamente, cercando incongruenze nei loro racconti. La stessa Giada avrebbe dichiarato di “dormire con i tappi alle orecchie e di aver preso pure un sonnifero”.
Le amiche di Stefania ricordano il suo dolore per la perdita del marito, Giorgio Violoni, avvenuta nel 2020, e le sue difficoltà economiche. “Stefania non si è mai ripresa”, raccontano. Sembra che negli ultimi tempi fossero riemersi attriti familiari, forse legati a questioni economiche, anche se apparentemente superati. Mentre le indagini proseguono per chiarire tutti i punti oscuri, una vicina ha espresso un pensiero commosso: “Di certo c’è solo che ora Stefania tornerà tra le braccia del suo Giorgio”.