
Ancora molti nodi da sciogliere per il Conclave

Con la morte di Papa Francesco, la Chiesa si prepara ad affrontare le complesse dinamiche del conclave. Nonostante l’eccezione fatta dal Papa in relazione al numero di cardinali elettori, il processo rimane disciplinato dalle rigide normative stabilite dalla Universi Dominici Gregis, la costituzione apostolica di Giovanni Paolo II. Tuttavia, l’interpretazione di alcune regole ha suscitato dibattito tra i cardinali, in particolare riguardo ai 13 cardinali che superano il limite tradizionale di 120, e la posizione di figure come il cardinale Angelo Becciu, la cui ammissione al conclave è ancora oggetto di discussione.
Il Papa ha deciso di creare un numero maggiore di cardinali rispetto al limite stabilito, suscitando preoccupazioni sull’ammissione di tutti al conclave. Sebbene non sia stata ancora ufficialmente toccata la questione durante le congregazioni, la necessità di una soluzione pratica per accogliere tutti i cardinali elettori nella Domus Sanctae Marthae rimane una priorità. Con il Papa che ha sigillato la sua stanza e l’uso limitato del secondo piano della residenza, i cardinali dovranno trovare un modo per sistemarsi. Nonostante l’incertezza, la Chiesa ha sempre trovato soluzioni, come sottolineato da un cardinale che ha paragonato la situazione a quella affrontata nel Cenacolo dopo la morte di Giuda.
Mentre le questioni teologiche e canoniche sono ancora sul tavolo, i cardinali si sono concentrati principalmente su questioni pratiche legate al funerale e alla preparazione per il conclave. Sono stati designati due predicatori per le meditazioni: Donato Ogliari, abate benedettino di San Paolo, e Raniero Cantalamessa, il predicatore della Casa Pontificia. La celebrazione dei novendiali avrà anche un cambiamento, con la partecipazione del cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, che è amico di Papa Francesco.
La gestione della sede vacante rimane un tema centrale, con alcuni cardinali che sollevano dubbi riguardo alla pubblicazione di eventuali documenti papali non ancora diffusi. Anche se la Chiesa ha già affrontato situazioni simili in passato, le riforme intraprese da Papa Francesco hanno smantellato molte delle strutture precedenti, come la Camera Apostolica, lasciando i cardinali con il compito di trovare soluzioni pratiche per l’organizzazione del conclave.