
Abusi nelle strutture ricettive a Roma: scoperte oltre 300 unità irregolari

La polizia di Roma ha intensificato il controllo su strutture ricettive abusive in città, portando alla scoperta di oltre 300 unità irregolari nell’ultimo anno. In cinque giorni sono state individuate ben quattro strutture abusive, un ritmo di quasi una ogni 24 ore, con l’obiettivo di combattere il fenomeno delle “persone fantasma”. Questi ospiti non sono registrati sui portali ufficiali e rappresentano un serio rischio per la sicurezza, visto che la polizia non ha alcuna traccia della loro presenza a Roma.
I controlli, che sono aumentati considerevolmente (circa 6.000 ispezioni nell’ultimo anno), mirano a identificare possibili soggetti pericolosi e a garantire che tutte le strutture ricettive siano in regola con la legge. Le forze dell’ordine continuano a monitorare quotidianamente affittacamere, bed and breakfast, hotel e case vacanze, operando in tutta la Capitale, dalle zone periferiche al centro.
Un caso emblematico è quello che ha coinvolto due cittadini del Bangladesh in via Rattazzi, a pochi passi dalla stazione Termini. I due avevano fuso due strutture che risultavano separate, ma che, nella realtà, operavano come un unico albergo. L’escamotage, volto a nascondere l’attività illegale, è stato scoperto grazie ai controlli intensificati. I gestori sono stati costretti a cessare immediatamente l’attività, subendo sanzioni e provvedimenti legali.
In un altro caso, a viale dello Scalo di San Lorenzo, i titolari di due strutture ricettive hanno avuto una sospensione della licenza per 5 e 7 giorni. Gli agenti hanno scoperto che i turisti ospitati non erano mai stati registrati sul portale “Servizio Alloggiati”, una violazione grave, poiché ogni ospite deve essere registrato entro 24 ore dall’arrivo. I titolari hanno giustificato la mancanza di registrazioni come “dimenticanza”, ma dai controlli è emerso che uno dei due gestori non aveva registrato nessun ospite per oltre dieci giorni.
Anche un affittacamere di Latina, gestito da una signora, è finito nel mirino delle forze dell’ordine. L’attività, situata in via Giovanni Pierluigi da Palestrina, ha visto un numero eccessivo di ospiti rispetto a quanto dichiarato ufficialmente. La struttura aveva infatti tredici ospiti, mentre avrebbe dovuto accoglierne solo undici. Inoltre, gli ospiti usavano “key-box” per il check-in automatico, un sistema che permette di prelevare le chiavi senza interazione diretta con il gestore. La proprietaria è stata denunciata e multata, e la sua attività è stata sospesa per cinque giorni.
Il fenomeno delle strutture abusive e delle persone non registrate a Roma sta crescendo e diventa una preoccupazione per la sicurezza pubblica. Le indagini continuano, e le forze dell’ordine promettono di rafforzare ulteriormente i controlli, assicurando che tutte le strutture ricettive rispettino le normative e offrano sicurezza ai turisti e alla cittadinanza.