
Esplosione a Monteverde, crolla una palazzina: grave un turista britannico

Un boato improvviso, poi il rumore assordante del crollo. È accaduto ieri mattina, poco prima delle 9, in via Vitellia 43, nel quartiere Monteverde a Roma. Una violenta esplosione ha distrutto due piani di una palazzina storica, ex scuderie che secondo la memoria del quartiere avrebbero ospitato anche Garibaldi. Cinquanta persone sono riuscite a mettersi in salvo, ma un uomo è rimasto intrappolato sotto le macerie.
La vittima è Grant Paterson, 54 anni, cittadino britannico in vacanza a Roma, atteso il giorno successivo per un volo verso la Scozia. Soggiornava in un appartamento adibito a bed & breakfast, che fino a gennaio era stato utilizzato come studio dallo scrittore Roberto Saviano. Estratto vivo dai vigili del fuoco, Paterson è ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Eugenio, con ustioni sul 70% del corpo e in prognosi riservata.
«L’alloggio è bello. Questa dovrebbe essere una buona settimana, se non vengo ucciso in qualche modo», aveva scritto l’uomo nei primi giorni del suo soggiorno. Parole che oggi suonano drammaticamente profetiche.
Secondo le prime testimonianze, l’esplosione sarebbe stata preceduta da un principio d’incendio. Le indagini sono in corso per determinare se la deflagrazione sia stata causata da una fuga di gas. I contatori degli edifici adiacenti risultano sigillati, ma sul tratto interessato dal crollo i controlli saranno possibili solo dopo la completa rimozione delle macerie.
Il sindaco Roberto Gualtieri, giunto sul posto, ha parlato di danni ingenti:
«Tutti i primi rilievi fanno ritenere che si sia trattato di una fuga di gas, forse una bombola esplosa. Fortunatamente non ci sono vittime, ma bisogna accertare con precisione le cause».
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per lesioni colpose. Al momento sono stati iscritti nel registro degli indagati – come atto dovuto – il gestore del b&b e la proprietaria dell’appartamento. Non si esclude che le responsabilità possano estendersi anche ad altri residenti.
Cinque gli appartamenti inagibili. Per gli altri, i residenti potranno tornare a casa nelle prossime ore. La protezione civile ha offerto supporto alle famiglie evacuate, ma fortunatamente non si contano sfollati in gran numero. Nel frattempo, le indagini continuano senza escludere nessuna pista, inclusa – sebbene ritenuta remota – quella del gesto volontario.