
Ossa umane ritrovate a Castel Sant’Angelo: indagini in corso

Ritrovamento choc durante alcuni lavori di manutenzione al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo: gli operai hanno scoperto ossa umane nelle fondamenta del mausoleo. L’allarme è scattato il 25 febbraio, con l’immediato intervento dei carabinieri, che hanno disposto il sequestro dell’area e del pozzo dove sono stati rinvenuti i resti.
Gli esperti dell’antropologia forense eseguiranno esami approfonditi per stabilire la provenienza e l’epoca delle ossa. Secondo i primi rilievi, si tratterebbe di reperti antichi, compatibili con la lunga storia di Castel Sant’Angelo, costruito come Mausoleo dell’imperatore Adriano e poi trasformato in fortezza e prigione. La perizia, che sarà affidata nelle prossime ore, permetterà di determinare con maggiore precisione l’origine di questi resti umani.
La scoperta ha riportato alla luce anche una delle leggende più suggestive di Roma, quella del fantasma di Beatrice Cenci. La giovane contessa, condannata per aver organizzato l’omicidio del padre violento, fu giustiziata per decapitazione l’11 settembre 1599 proprio a Castel Sant’Angelo.
Secondo la tradizione popolare, il suo fantasma appare ogni anno nella notte tra il 10 e l’11 settembre sugli spalti della rocca, ripetendo la sua tragica storia. Si narra che prima dell’esecuzione abbia detto al boia: “Lega questo corpo, ma spicciati a sciogliere quest’anima che deve giungere all’immortalità e all’eterna gloria”.
Il suo corpo fu sepolto nella chiesa di San Pietro in Montorio, ma la testa, conservata in una teca, scomparve nel 1789 durante il saccheggio francese di Roma. Mentre il ritrovamento delle ossa rimane avvolto nel mistero, gli esperti attendono l’esito della perizia per stabilire se i resti siano di epoca romana, medievale o rinascimentale. Il fascino e la storia di Castel Sant’Angelo continuano a suscitare interrogativi, intrecciando passato e leggenda in un enigma ancora tutto da svelare.