
Dodicenne aggredito da un 38enne egiziano sulla Metro perchè ateo

Un episodio di violenza inaudita si è verificato lunedì pomeriggio sulla linea A della metropolitana di Roma, alla fermata Ottaviano. Un dodicenne, Francesco (nome di fantasia), è stato aggredito da un uomo egiziano per aver espresso ad alta voce la sua convinzione di essere ateo. Il ragazzino, che si trovava in compagnia di due amici, stava tornando a casa dopo una passeggiata in centro quando è stato brutalmente colpito al volto dall’aggressore.
La violenza dell’attacco ha causato al giovane diverse lesioni, tanto da rendere necessario il trasporto al pronto soccorso pediatrico del Bambino Gesù, dove gli sono stati diagnosticati alcuni giorni di prognosi per il viso tumefatto e, soprattutto, tanto spavento. L’aggressore, un 38enne con permesso di soggiorno francese e foglio di via, è fuggito subito dopo l’aggressione, ma è stato prontamente inseguito da una poliziotta in servizio nella metropolitana.
La donna, con coraggio e determinazione, è riuscita a bloccare l’uomo nonostante il suo tentativo di fuga. Una volta fermato, l’aggressore ha finto un malore, costringendo i soccorritori a trasportarlo in ambulanza all’ospedale Santo Spirito. Il padre del ragazzino, un medico romano, ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza dei giovani che frequentano i mezzi pubblici, sottolineando come la metropolitana, a volte, possa essere teatro di episodi di violenza.
L’uomo ha inoltre annunciato di voler valutare se sporgere denuncia contro l’aggressore, il quale sembra avere precedenti penali. L’episodio ha suscitato grande indignazione e ha riacceso il dibattito sul tema della sicurezza nella metropolitana romana e, più in generale, sul problema della violenza e dell’intolleranza.
L’aggressione ai danni del dodicenne non è purtroppo un caso isolato. Nei mesi scorsi, si sono verificati altri episodi di violenza a bordo dei mezzi pubblici romani, come l’aggressione a un agente fuori servizio e l’accoltellamento di un quattordicenne. Questi eventi, purtroppo sempre più frequenti, sollevano interrogativi sulla necessità di rafforzare i controlli e di garantire maggiore sicurezza ai passeggeri.