
Roma, investì e uccise una donna: ai domiciliari con braccialetto elettronico

È agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico il 30enne che, nella notte del 10 gennaio, ha investito e ucciso Cynthia Ventucci, 69 anni, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in via Giuseppe Antonio Andriulli, nel quadrante est di Roma. L’uomo, M. B., era al volante di una Fiat Panda ed è risultato positivo a cocaina e metadone. La vittima, ex dipendente della casa di moda Valentino, stava rientrando a casa con il marito dopo aver festeggiato il compleanno della nipote quando è stata travolta dall’auto. “L’impatto è stato violentissimo, la donna è stata sbalzata per diversi metri”, hanno ricostruito i sanitari del 118, che al loro arrivo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, gruppo Tuscolano, hanno avviato subito le indagini, accertando che la coppia si trovava sulle strisce pedonali al momento dell’impatto. Il conducente è stato sottoposto a controlli tossicologici, dai quali è emerso che quella notte aveva assunto sostanze stupefacenti.
La posizione del 30enne potrebbe aggravarsi ulteriormente. Secondo gli investigatori, l’uomo potrebbe aver superato l’incrocio con il semaforo rosso, non rispettando la segnaletica stradale e mettendo in pericolo i pedoni. La Procura attende ora l’esito della perizia sulla Fiat Panda, sequestrata subito dopo l’incidente, per determinare a quale velocità viaggiava al momento dell’impatto. Il limite su quel tratto di strada è di 50 km/h, ma alcuni testimoni hanno riferito che l’auto procedeva a velocità sostenuta. Gli agenti hanno visionato le telecamere di sorveglianza presenti in zona: quelle più vicine al semaforo non hanno fornito dettagli utili, ma altre, installate presso attività commerciali, sono state sequestrate e potrebbero rivelare elementi fondamentali per la ricostruzione dell’accaduto. Nel frattempo, i carabinieri si occuperanno dell’applicazione del braccialetto elettronico, misura imposta per impedire al conducente di allontanarsi dalla propria abitazione.
Il tragico incidente si inserisce in un quadro allarmante: dall’inizio del 2024, sei pedoni sono stati investiti e uccisi sulle strade della Capitale. L’ultimo caso è avvenuto il 3 febbraio su via Palmiro Togliatti, dove un pirata della strada ha travolto e ucciso Giuseppe Francesco Letizia, 61 anni, mentre portava a spasso il cane. L’automobilista è fuggito, ma è stato rintracciato due giorni dopo in un Bed & Breakfast alla Borghesiana e arrestato. Durante le indagini, la Polizia Locale ha scoperto che la vettura era priva di assicurazione e intestata a una precedente proprietaria, estranea ai fatti. L’aumento degli incidenti mortali mette nuovamente sotto i riflettori il tema della sicurezza stradale e della necessità di maggiori controlli su chi guida sotto effetto di alcol o droghe, mettendo a rischio la vita dei pedoni.