
Roma, escalation di violenza tra minori, tra risse e accoltellamenti

L’escalation di violenza tra i giovanissimi sta scuotendo Roma, con un susseguirsi di risse e aggressioni che hanno già portato a tre feriti in meno di un mese. La Procura dei Minori ha disposto un aumento del livello di allerta nei luoghi di aggregazione, nelle piazze più frequentate e nei pressi delle scuole, ma nonostante i controlli sempre più stringenti, il fenomeno sembra in crescita. I dati delle forze dell’ordine evidenziano una tendenza allarmante: tra i ragazzi fermati nei quartieri centrali della Capitale, almeno due su dieci vengono trovati in possesso di armi come coltelli, taglierini o cacciaviti. Gli episodi di violenza si stanno moltiplicando, coinvolgendo giovanissimi tra i 15 e i 17 anni, e trasformando zone come il Centro, Trastevere, Testaccio, Monteverde e le aree di Roma nord in scenari di veri e propri regolamenti di conti.
L’ultimo episodio è avvenuto nel pomeriggio di venerdì nel parco Anna Bracci a Primavalle, dove due adolescenti si sono affrontati fino a quando uno di loro, un quindicenne, ha estratto un coltello e ferito il rivale di sedici anni al braccio. I carabinieri del nucleo operativo di Trastevere stanno indagando sull’accaduto, ma sembra che i due si fossero dati appuntamento per risolvere un diverbio. Un episodio che ricorda quanto avvenuto il 23 gennaio a piazza Testaccio, dove un diciassettenne è stato accoltellato al collo da un coetaneo chiamato da un compagno di scuola per vendicarsi di una lite avvenuta durante la ricreazione. Pochi giorni prima, un altro giovane è stato ferito all’addome in piazza Biondo, nei pressi della stazione di Trastevere, durante una rapina degenerata. Gli investigatori sono preoccupati non solo per la rapidità con cui le discussioni sfociano nella violenza, ma anche per i luoghi in cui avvengono gli scontri, spesso parchi e piazze frequentati da adolescenti e famiglie. “I ragazzi passano dalle parole alle armi per motivi futili”, spiegano le forze dell’ordine, sottolineando la necessità di intensificare la prevenzione e rafforzare la sicurezza.
Di fronte a questa ondata di violenza, sono stati incrementati i controlli nei pressi delle scuole, con l’obiettivo di intervenire tempestivamente in caso di necessità. “Abbiamo sempre monitorato le zone più a rischio, ma ora l’attenzione è massima”, precisano gli investigatori. Le forze dell’ordine stanno anche rafforzando le attività di sensibilizzazione con incontri sulla legalità rivolti agli studenti. L’ultima iniziativa si è svolta in una scuola di Bravetta, dove i carabinieri hanno spiegato ai ragazzi come gestire situazioni critiche e riconoscere i segnali di allarme. “È fondamentale creare una rete di supporto che coinvolga adolescenti, famiglie e insegnanti, per arginare il fenomeno delle risse e delle aggressioni”, concludono i militari, ribadendo l’importanza della prevenzione per evitare che la violenza tra i più giovani diventi una normalità.