
Disagi a Termini: ritardi e disservizi ferroviari tra rabbia e rassegnazione

Ritardi, cancellazioni e disservizi ferroviari hanno caratterizzato l’ennesima giornata difficile per viaggiatori e pendolari nella stazione Termini di Roma. Migliaia di persone, bloccate per ore, hanno vissuto una situazione ormai definita “abituale”. Tra i casi più eclatanti, un treno Italo diretto a Milano ha accumulato ben 230 minuti di ritardo, suscitando indignazione e frustrazione tra i passeggeri. Anche altri convogli, come quelli per Frosinone, sono stati cancellati, costringendo i pendolari a cercare soluzioni alternative. Simona, una viaggiatrice diretta in Sicilia, riassume il sentimento comune: «A noi interessa solo che non accada più». La scena tra i binari è un misto di rabbia e rassegnazione, con persone che chiamano familiari per avvisare dei ritardi o tentano invano di trovare treni sostitutivi.
Secondo RFI, la causa principale dei ritardi è stata un guasto tecnico alla linea nei pressi di Anagni, aggravato da un danno al pantografo di un convoglio Italo tra Salone e Labico. Tuttavia, l’azienda ferroviaria privata respinge le accuse e attribuisce il problema a infrastrutture gestite da RFI. Questa confusione non aiuta a rasserenare gli animi dei viaggiatori, esasperati da disservizi che si ripetono con frequenza. Solo pochi giorni fa, un furto di rame aveva già creato enormi disagi alla circolazione ferroviaria. Mentre le aziende si rimpallano responsabilità, per i viaggiatori l’unica certezza è l’incertezza costante.
Molti pendolari come Rossana, che da dieci anni lavora a Roma, raccontano di vivere un’odissea quotidiana. «Più il tempo passa, più la situazione peggiora», dichiara. Anche chi viaggia per lavoro, come Danilo e il suo collega diretti a Milano, lamenta che questi disagi sono ormai la norma sulla tratta Roma-Milano. Non mancano episodi di malcontento legati alla gestione dei servizi: alcune viaggiatrici, costrette ad attendere con il freddo, si sono viste negare l’accesso alle sale d’attesa riservate. La giornata si è conclusa con Trenitalia che comunicava una “graduale ripresa” della situazione, ma con ritardi ancora persistenti.