
Scontri tra ultras della Lazio e Real Sociedad: feriti e indagini in corso a Roma

Il Rione Monti, nel cuore di Roma, è stato teatro di violenti scontri tra ultras della Lazio e tifosi della Real Sociedad. Un gruppo di circa ottanta tifosi laziali, molti dei quali incappucciati e vestiti di nero, ha attaccato una settantina di sostenitori baschi nei pressi di un pub, utilizzando bombe carta, mazze ferrate e coltelli. L’assalto ha causato il ferimento di nove tifosi della Real Sociedad, due dei quali in gravi condizioni ma fuori pericolo di vita. I residenti, terrorizzati, hanno cercato di intervenire lanciando secchi d’acqua dalle finestre per disperdere gli aggressori, mentre i turisti assistevano increduli alla guerriglia urbana. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha condannato gli eventi definendoli “vergognosi e inaccettabili”, richiamando alla memoria i disordini causati dai tifosi del Feyenoord nel 2015.
Le indagini sono in corso per identificare i responsabili. Gli agenti della Digos e del commissariato Esquilino hanno visionato immagini delle telecamere di sorveglianza e ascoltato numerosi testimoni. Al momento, almeno sei tifosi appartenenti alla Curva Nord della Lazio sono stati identificati e risultano indagati. Tra gli aggressori, ci sarebbe anche una ventina di ultras del Frente Bokeron, gruppo di estrema destra gemellato con i tifosi laziali. Il movente dell’assalto potrebbe essere legato a rivalità politiche e calcistiche, alimentate da un possibile patto non dichiarato tra tifosi di diversi club per consumare vendette maturate in precedenti scontri. Nel frattempo, la Lazio ha dichiarato che, qualora fosse accertato il coinvolgimento di propri sostenitori, adotterà le misure più rigide contro i responsabili.
Durante la partita Lazio-Real Sociedad, il secondo tempo è iniziato senza il consueto supporto della Curva Nord, che ha tolto gli striscioni per protestare contro i fermi e le perquisizioni seguite agli scontri. Intanto, gli ultras feriti sono stati trasportati negli ospedali della capitale. Mentre sette di loro sono stati dimessi con prognosi variabili tra 5 e 12 giorni, due rimangono ricoverati, uno in prognosi riservata al San Camillo e l’altro nel reparto di chirurgia del San Giovanni. La visita del presidente della Real Sociedad, Jokin Aperribay, ha testimoniato la vicinanza del club ai suoi sostenitori, con il patron che ha richiamato episodi simili accaduti lo scorso anno tra i tifosi della Roma e della squadra spagnola. La tensione rimane alta, e gli esperti sottolineano come la violenza degli ultras sia spesso legata a dinamiche di controllo delle curve e del territorio.