
Niente più derby in notturna. E trasferte vietate a romanisti e laziali

Il contrasto al tifo violento continua ad essere una delle priorità delle autorità, soprattutto in un anno cruciale come quello del Giubileo. Il cambio di vertici alla polizia, con la nomina di un nuovo Questore e la revisione dei dirigenti dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (ONMS), ha segnato l’avvio di un approccio più deciso per fronteggiare il fenomeno e garantire la sicurezza durante eventi pubblici. Un messaggio forte è arrivato da Maurizio Improta, presidente dell’ONMS dal settembre 2024, che ha ribadito l’intenzione di adottare misure severe per combattere la violenza nelle tifoserie. Le tensioni tra le curve di Roma e Lazio durante il derby sono state l’ennesima dimostrazione di come il fenomeno del tifo estremo sia tutt’altro che debellato. Nonostante il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, che hanno evitato il peggio, la giornata ha messo in evidenza come alcune frange ultras siano riuscite a eludere i dispositivi di sicurezza, generando gravi disordini.
In risposta a questi eventi, sono state adottate misure drastiche, come il divieto di vendita di biglietti per le trasferte ai residenti nella regione Lazio, con il blocco delle vendite per partite come Bologna-Roma e Hellas-Verona-Lazio. Oltre a questo, il derby di ritorno non si terrà più in notturna, ma alle 12.30. Queste azioni hanno lo scopo di arginare i gruppi ultras in cerca di scontri fuori dagli stadi, e non sono state prive di polemiche. Sebbene l’Osservatorio abbia espresso dispiacere per le persone innocenti coinvolte, la necessità di fermare la violenza sembra prevalere su qualsiasi considerazione. Tali provvedimenti, che riguardano anche tifosi di Napoli e Fiorentina, sono solo la punta dell’iceberg di un intervento che mira a fermare l’escalation di violenza nelle curve italiane. Inoltre, la questione della sicurezza si estende anche al di fuori del calcio, coinvolgendo altri sport come basket e hockey su ghiaccio, dove si sono registrati comportamenti violenti tra i tifosi.
Il lavoro dell’ONMS è esteso anche alle categorie minori, dove la mancanza di risorse per garantire un ordine pubblico efficace rende la situazione ancora più complicata. Durante gli ultimi mesi, l’Osservatorio ha emesso numerosi provvedimenti, tra cui il divieto di trasferta per alcune squadre nelle leghe minori. Tali provvedimenti rispondono a episodi di violenza che hanno coinvolto anche le forze dell’ordine, con feriti tra poliziotti e carabinieri. L’intensificazione delle misure si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per la recrudescenza di episodi di violenza tra tifoserie, con un numero di feriti che, seppur statisticamente rilevante, non può spiegare appieno la gravità del fenomeno. L’obiettivo del governo e delle autorità sportive è chiaro: fermare la violenza una volta per tutte, intervenendo su tutte le manifestazioni sportive, non solo sul calcio.