
Papa Francesco nomina suor Brambilla: prima donna Prefetto in Vaticano

La Chiesa compie un passo storico verso una maggiore inclusione delle donne con la nomina di suor Simona Brambilla a Prefetto del Dicastero della Vita Religiosa. Si tratta della prima volta, dal 1588, che questo ruolo viene assegnato a una donna. Suor Brambilla, sessantenne brianzola della congregazione della Consolata, ha alle spalle una lunga esperienza come missionaria in Africa e amministratrice. È stata madre superiora del suo ordine fino al 2023, prima di diventare Segretaria del Dicastero. La sua nomina, avvenuta il giorno dell’Epifania, segna una rottura con la tradizione, ma il Papa ha scelto di affiancarle un cardinale Pro-Prefetto, Angel Artime, che avrà il compito di supportarla in alcuni aspetti legati all’ordinazione sacerdotale. Questa scelta ha suscitato critiche, soprattutto da parte di osservatrici come Lucetta Scaraffia, che vedono nella doppia nomina un rischio di mantenere il potere effettivo nelle mani del cardinale.
Nonostante i passi compiuti da Papa Francesco, il tema della parità di genere nella Chiesa rimane complesso e dibattuto. La nomina di suor Brambilla segue quelle di altre due donne in posizioni di vertice: Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, e suor Raffaella Petrini, Segretaria Generale del Governatorato. Tuttavia, in entrambi i casi, le donne sono affiancate da cardinali che detengono il potere decisionale. Questo modello di gestione condivisa continua a sollevare dubbi sull’effettiva volontà di cambiamento. Le critiche più forti arrivano dalla Germania e dagli Stati Uniti, dove le donne cattoliche chiedono maggiore rappresentanza e pari dignità nei ruoli chiave della Chiesa. La teologa Anne-Marie Pelletier sottolinea come finché la Chiesa si percepirà come una struttura monarchica guidata da uomini, le donne resteranno marginali.
Il Dicastero della Vita Religiosa è uno dei ministeri più importanti e complessi della Curia romana. Il Prefetto ha competenze su tutti gli ordini religiosi, sia maschili che femminili, occupandosi della loro disciplina, formazione, beni temporali e fusioni. Storicamente, questo Dicastero è stato poco trasparente, guadagnandosi la reputazione di “porto delle nebbie”. La nomina di suor Brambilla potrebbe portare un cambiamento significativo, ma resta da vedere quanto potrà incidere nella pratica. In Vaticano, il tema del ruolo delle donne continua a essere delicato. Papa Francesco, pur lodando spesso il “genio femminile”, ha fatto dichiarazioni che non sono passate inosservate, come quella sulle suore zitelle con “la faccia d’aceto”. Questo tipo di ironia alimenta il malcontento delle donne cattoliche, che chiedono un cambiamento più rapido e incisivo. L’avanzamento di suor Brambilla rappresenta un segnale positivo, ma il cammino verso una reale parità è ancora lungo e accidentato.