
Gambizzato nel 2023, ora arrestato per droga

Davide Minati, 34 anni, è tornato al centro delle cronache pochi giorni fa per un arresto legato alla droga. Gli agenti del distretto Aurelio lo hanno fermato fuori da un supermercato al Trullo, sospettandolo inizialmente di furto. Durante la perquisizione, Minati è stato trovato in possesso di 50 grammi di hashish e altrettanti di marijuana. Nonostante la perquisizione domiciliare abbia avuto esito negativo, l’uomo è stato arrestato e portato davanti al giudice con rito direttissimo. Minati, noto alle forze dell’ordine per precedenti di spaccio, furti e rapine, si è giustificato dichiarando: «Era per uso personale, avevo fatto scorta per una vacanza in montagna a Capodanno». Difeso dall’avvocato Angelo Ieraci, è stato sottoposto all’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria tre volte a settimana.
Il nome di Minati era già emerso lo scorso anno per un episodio di violenza che aveva scosso il quartiere Trullo. Il 20 luglio 2023, Minati era stato gambizzato in pieno giorno mentre si trovava su un monopattino. L’agguato era stato opera di Daniele Dell’Armi, 32 anni, condannato successivamente a cinque anni di carcere con rito abbreviato. Il motivo della sparatoria era riconducibile a dissidi legati al traffico di droga. Nonostante Minati avesse inizialmente negato di conoscere il responsabile, le telecamere di sorveglianza e le intercettazioni telefoniche avevano fornito le prove necessarie per incriminare Dell’Armi, che aveva sparato con una calibro 22 da una Smart, colpendo Minati a una gamba.
L’episodio del 2023 aveva messo in luce un quadro di omertà e violenza tipico delle dinamiche legate al narcotraffico. Minati, portato in ospedale dalla madre dopo la sparatoria, aveva cercato di mantenere il silenzio sulle sue relazioni con l’aggressore. Dell’Armi, già noto per altri reati, era stato arrestato grazie al lavoro delle forze dell’ordine, che avevano ricostruito l’accaduto con l’ausilio di video e intercettazioni. Questo ennesimo arresto di Minati sottolinea come le sue vicende personali siano strettamente intrecciate al mondo della criminalità, rendendo il suo percorso giudiziario un simbolo delle sfide nella lotta contro lo spaccio e la violenza a Roma.